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Balzaretti: «Carriera a rischio ma non mollo»
Il terzino della Roma: «Non riesco a correre,non so quando potrò tornare
"Il problema è che non riesco a correre". Federico Balzaretti lo dice senza troppi giri di parole: la sua carriera da calciatore è a rischio. Il terzino della Roma non gioca dallo scorso novembre, dieci mesi di calvario dovuti a un problema alla sinfisi pubica che non accenna a passare. "E purtroppo devo fare ancora dei mesi di terapia, non so quanti - spiega -. C'è anche la possibilità che questo dolore mi rimanga per sempre, con tutte le conseguenze immaginabili. Ai tifosi però dico la stessa cosa che ho detto a società e compagni: io non mollo".
"Abbiamo provato in tutti i modi a risolvere questo problema - aggiunge Balzaretti, in conferenza stampa, a Trigoria -. In questo momento c'è solo speranza, anche perché l'ultima risonanza è stata traumatica: ha evidenziato un peggioramento, nonostante le cure e gli esercizi. Questo problema, purtroppo, non mi permette di fare le cose minime sul campo, ogni volta che calcio esce fuori l'infiammazione. Magari non riuscirò a giocare fino a 38 anni, che poi era il mio obiettivo, ma la cosa che mi tiene vivo è la speranza di tornare in campo". Il difensore giallorosso si è poi soffermato sull'eventualità di ridursi lo stipendio, fino a quando non potrà tornare a disposizione di Garcia: "Ho parlato col presidente Pallotta, non ho nessun tipo di problema, la società è libera di fare quello che vuole, ha carta bianca e io farò quello che mi diranno, ma la questione principale non è quella di ridursi l'ingaggio". "Se ho pensato di smettere? Certo, per un attimo mi è passato per la testa anche di ritirarmi ma, subito dopo, è arrivata la risposta del carattere, e sono ancora in questa fase. Io allenatore? Mi sento ancora calciatore, con la testa mi vedo al 100% con gli scarpini ai piedi. Voglio ancora giocare".
Fonte: tuttosport.com
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Jugg™ .
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Uomo, si farà ritrarre lo stipendio finchè non tornerà a giocare.
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Pallotta: «Lo stadio farà grande la Roma»
Il presidente della società giallorossa: «Voglio restare venti, trent'anni e portare la Roma ad essere il miglior club del mondo. Il progetto dell'impianto è il più grande in Italia dagli anni '20. Sarà un inferno per gli avversari, non vedo l'ora di inaugurarlo
«Domani è una giornata molto importante, siamo fiduciosi, sappiamo di aver preparato un grandissimo progetto per la città di Roma e per l'Italia intera. Ci piacerebbe che tutto procedesse velocemente, c'è ancora tanto da fare; il sindaco ci ha dato grande disponibilità, sapevamo sarebbe stato complicato. La struttura attirerà molti eventi, non solo calcistici, i fondi saranno totalmente privati e andranno a favore della città di Roma .
Così James Pallotta, presidente della Roma, parla del progetto dello stadio del club giallorosso in un'intervista alla radio ufficiale del club, alla vigilia dell'atteso via libera da parte del Comune (con tanto di attestato di 'pubblica utilità' dell'opera) sul progetto dello stadio a Tor di Valle. «L'intero progetto supererà il miliardo di euro, e non ci sarà alcuna speculazione edilizia. È il progetto italiano più grande dagli anni '20 a oggi. Spenderemo centinaia di migliaia di dollari in infrastrutture - continua il numero uno della società - La proprietà separata? Non ha senso per la proprietà vendere lo stadio dopo due/tre anni, sarebbe assurdo, ridicolo. A questi livelli c'è una problematica finanziaria quindi c'è la proprietà e c'è il club, sono società diverse ed è l'unico modo attraverso il quale si può finanziare un progetto del genere. Questo tipo di accordo per lo stadio è la cosa migliore per la Roma, che attualmente paga 8 milioni di euro all'anno per l'affitto dell'Olimpico. Quando sarà costruito lo stadio i costi scenderanno a 2 milioni, quindi a beneficio del club. Non vedo l'ora di assistere all'apertura dello stadio. I tifosi vivranno un'esperienza fantastica, non vorrei essere nei panni dei giocatori avversari. Sarà il campo più difficile al mondo».
VOGLIAMO LA ROMA MIGLIOR CLUB AL MONDO - «La presenza di proprietà straniere in Serie A è un processo di crescita - aggiunge - io avverto tanto entusiasmo, anche nella squadra, non solo in società e non ho intenzione di mollare. Questo è solo l'inizio, se non mi gettano nel fiume vorrei restare 20, 30 anni. Tifosi? Grandiosi. Capiscono e apprezzano il nostro sforzo di cambiamento, l'obiettivo è sempre lo stesso: rendere la Roma il miglior club al mondo. Questo richiede parecchio lavoro, è un progetto ambizioso, ma è il nostro obiettivo e nessuno di noi sarà soddisfatto fin quando non lo avremo raggiunto. Il mio lato tifoso esce fuori nelle partite. L'aspetto affaristico esiste semplicemente perché vogliamo una squadra forte: mi sento parte di Roma, onorato e grato di far parte della più grande città al mondo»
PANNES: MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO - «Inizia tutto domani. Questa struttura è costruita dai romani e dai cittadini. Noi siamo fortunati a poter dargli il via. La zona è stata scelta tra dodici siti: Tor di Valle era il luogo migliore di tutti. Migliaia di persone troveranno lavoro sia durante la costruzione che successivamente. La proprietà separata è un meccanismo legale e finanziario, un debito del genere non può essere caricato sul bilancio del club, così si salvaguarda la squadra», ha aggiunto Mark Pannes, ex membro del CdA giallorosso e collaboratore di Pallotta, a capo del progetto. «Se si finanzia privatamente un'opera, allora i finanziatori vogliono avere delle garanzie e vogliono che siano separati appunto club e stadio con due società diverse - la precisazione del dirigente statunitense - Ci sarà un affitto di 30 anni e possiamo tenerlo a tassi sicuramente migliori. Perché pagare un affitto? Per il mutuo, stiamo prendendo in prestito bei soldi per questo progetto e dobbiamo restituirli».
Fonte: corrieredellosport.it. -
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questa cosa della proprietà dello stadio non è molto chiara.. speriamo bene . -
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«Stadio Roma, accordo totale: oggi si parte»
Il capogruppo del Pd al Campidoglio: «Risolto il nodo proprietà con Pallotta»
ROMA - "Gli americani hanno accettato le nostre clausole sulla proprietà dello stadio. Oggi si parte". Queste le parole del capogruppo del Pd in Campidoglio, Francesco D'Ausilio, sul proprio profilo Twitter nel giorno in cui la delibera sul nuovo stadio della Roma arriva in giunta comunale. In una lunga riunione notturna tra esponenti del Campidoglio ed i proponenti del progetto si è arrivati ad un punto d'incontro per superare la questione della proprietà. In primo luogo la società di del presidente del club giallorosso Pallotta "si impegna a costituire una joint venture tra As Roma e proprietà - spiega D'Ausilio - superando così la formula dell'affitto". "L'AS Roma potrà così compartecipare immediatamente ai ricavi dell'impianto - sottolinea - non solo per le partite di calcio ma per ogni tipo di manifestazione che lì sarà ospitata". "In secondo luogo - continua il capogruppo -, l'AS Roma potrà esercitare il diritto di prelazione per l'acquisto dell'impianto". Ultimo punto sul quale il Pd ha chiesto ed ottenuto garanzie è sull'inserimento nella delibera della clausola sulla "decadenza dei benefici in caso di vendita dell'impianto entro i 30 anni". "In tal caso - conclude D'Ausilio - il titolare dovrà restituire al Campidoglio un importo pari al contributo straordinario, al momento quantificabile in circa 160 milioni di euro".
Fonte: corrieredellosport.it. -
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De Sanctis: «Nel 2015 alzeremo un trofeo»
Il portiere giallorosso sicuro: «Vogliamo vincere. Totti? Un onore giocare con lui e De Rossi, romani e romanisti»
ROMA - «Il nostro obiettivo è sollevare qualcosa di concreto e pesante nel 2015». Il portiere della Roma, Morgan De Sanctis, ha parlato nel corso del programma di ROma Tv 'Slideshow'. Il numero uno giallorosso ha commentato alcune immagini proposte su uno schermo. Si parte da Andreazzoli, «mi ha spiegato come fosse l’ambiente, quali fossero le esigenze, è stata una delle persone che mi ha aiutato di più», ha detto il portiere. «L'Open Day della scorsa stagione è stato un momento molto bello, i tifosi avrebbero potuto manifestare il loro dissenso, ma in quella occasione ci trasmisero un grande affetto. Porterò quel giorno sempre con me. Pallotta? Ricordo il giorno in cui lo conobbi. Vorrei continuare a lavorare qui anche dopo la mia carriera. La società sta provando a cambiare il calcio italiano e sono convinto che ci riuscirà», ha detto De Sanctis. «A Garcia va riconosciuta un'intelligenza superiore alla media ed è chiaro che abbia recitato un ruolo fondamentale nella stagione passata. Totti l’ho conosciuto che eravamo ragazzini, avevamo 15-16 anni. Lui è uno dei talenti più grandi che il calcio italiano abbia espresso, ha sempre vestito la maglia giallorossa con passione. La parata contro il Napoli nella scorsa stagione? Fu importantissima, ci fu un salvataggio di De Rossi e poi la mia parata e rimanemmo sullo 0-0. De Rossi è romano e romanista. Lui e Totti si meritano tanto, si meritano di vincere qualcosa di importante. Tavecchio? Ho espresso più volte titubanze sulla scua scelta ma Conte è stata l'opzione migliore», ha concluso De Sanctis.
Fonte: corrieredellosport.it. -
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Garcia: «Rabiot? Un grande calciatore»
Il tecnico della Roma: «Ma non c'è alcun accordo segreto con il Psg per prenderlo»
ROMA - "Rabiot è un grande calciatore, fa parte dei giocatori che ci interessano, né più né meno. Il nostro club segue tutti i giocatori che hanno un grande potenziale". Così il tecnico della Roma, Rudi Garcia, commenta l'interesse del club giallorosso per il giovane centrocampista del Psg, Adrien Rabiot.
«NESSUN ACCORDO» - Il giocatore, che piace anche all'Arsenal, sembrava sul punto di trasferirsi a Roma in questa sessione di mercato, ma il discorso è stato poi rinviato a gennaio. La società giallorossa però "non ha alcun accordo segreto col Psg per Rabiot, queste sono solo sciocchezze", spiega ancora Garcia a 'Canal Football Club'. "Ora il mercato è concluso -aggiunge-. Rabiot è un giocatore del Psg e non voglio dire altro su questo argomento". "Rabiot fuori dalla lista Champions? -prosegue- Anche io ho dovuto fare delle scelte per la lista della Roma. Il Psg poteva iscrivere solo 21 giocatori, per questo hanno fatto queste scelte".
GESTIONE - Sulla gestione dei giocatori, Garcia specifica poi che "nessun allenatore può garantire un minutaggio ad ogni giocatore, né ad un giovane come Sanabria, né ad un giocatore esperto come Keita. Per me non ha senso. Non prometto un tot di minuti di gioco. E' il giocatore che se lo guadagna facendo bene durante l'allenamento o in partita.". L'allenatore francese si dice molto soddisfatto per come stanno andando le cose nella sua esperienza romanista: "c'è un'ottima intesa con i miei dirigenti,. Ritengo che un buon rapporto tra presidente ed allenatore sia fondamentale perché un club faccia bene. Poi abbiamo un pubblico straordinario, nonostante i suoi eccessi in un senso o nell'altro. Spero che questo ambiente ci porti lontano".
SCUDETTO - Garcia si sofferma sulla lotta per lo scudetto: "L'ambizione è quella di fare il meglio possibile. Ma la Juventus resta favorita. Per questo ho chiesto che i ruoli in rosa fossero raddoppiati, ed è stato così. Dalla lotta non escludo neanche Napoli, Milan ed Inter. Sarà un bel campionato".
Fonte: corrieredellosport.it. -
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Sabatini: «La Roma gioca per lo scudetto»
Il ds giallorosso: «La Juve è ancora più forte ma abbiamo ridotto il gap»
"Giocheremo per vincere lo scudetto, non so se ci riusciremo ma dovremo farlo. Non dimentichiamo che la Juve l'anno scorso ha fatto 102 punti. È rimasta la stessa con nuovi innesti, quindi ancora è più forte. Ma non c'è tutto quel gap. Noi anche l'anno scorso potevamo fare più punti, ma nelle ultime partite abbiamo fatto scelte diverse". Sono le parole del ds della Roma, Walter Sabatini. Il dirigente si è detto certo di aver costruito "una squadra competitiva. La Roma ha tutti i requisiti per lottare per lo scudetto, ma non dimentico che tutte le altre squadre si sono rinforzate". "Disposto a non fumare per un mese in caso di scudetto? No, datemi un'alternativa, anche perché per me la sigaretta sarebbe celebrativa" conclude Sabatini parlando a Trigoria.
BENATIA - "Indugerei poco sulla questione Benatia, su cui si è già espresso in maniera esaustiva Pallotta. E poi anche il Bayern Monaco ci ha chiesto di non tornare sulla questione, ma io voglio restituire una quota di verità alla vicenda. I soldi che chiedeva, 5 milioni all'anno, non potevamo e volevamo darglieli". Così il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, durante la conferenza stampa di Trigoria. "Gli abbiamo però offerto un adeguamento molto consistente sperando di tenerlo - aggiunge il ds romanista -. È vero che lo avevo valutato 61 milioni e poi l'ho venuto a 26 più 4 di bonus, ma abbiamo venduto il simulacro di Benatia, un giocatore senza voglia e motivazioni, non quello che avevamo conosciuto". "Strootman nel mirino di grandi club a gennaio? È un mercato che non stiamo facendo noi, il nostro desiderio forte è quello di tenere Kevin - precisa quindi il dirigente giallorossso -. È un punto di forza e non vediamo l'ora di rivederlo in campo. Per noi oggi è incedibile, lo proteggeremo e difenderemo però non so quello che succederà, le regole del calciomercato le conosciamo".
LOTITO - "Mi inquieta un pò parlare di Lotito, non dimentico che è stato il mio presidente. Ma pretenderei che non dicesse che i dipendente con lui non possono parlare. I dipendenti parlano, a condizione che rispettino tutti. E quando parla De Rossi è meglio che tutti lo ascoltino, perché non dice mai cose banali". Così il ds della Roma, Walter Sabatini, sul botta e risposta in Nazionale tra il mediano giallorosso e il presidente della Lazio. "Il presenzialismo di Lotito? È anche divertente, credo lui lo faccia in contrapposizione con i tifosi della Lazio che non lo vogliono, e quindi va in Nazionale e si mette pure la tuta" conclude.
Fonte: tuttosport.com. -
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Astori ko. Lesione di primo grado al ginocchio destro
Costa caro alla Roma il brillante successo contro il Cska nella prima gara della fase a gironi di Champions League. Gli esami a cui si è sottoposto il centrale hanno evidenziato una distorsione del ginocchio destro con lesione di primo grado al legamento collaterale mediale
ROMA - Costa caro alla Roma il brillante successo contro il Cska nella prima gara della fase a gironi di Champions League. Davide Astori si è infatti infortunato nella parte finale della gara con i russi e oggi i controlli strumentali a cui è stato sottoposto hanno evidenziato una distorsione del ginocchio destro con lesione di primo grado al legamento collaterale mediale. Il calciatore, spiega la Roma in una nota, ha già iniziato le terapie del caso e dovrà stare fuori per almeno due-tre settimane. In data odierna anche l'attaccante giallorosso Marco Borriello - che si era fermato in allenamento alla a 48 ore dalla sfida col Cska per un risentimento muscolare - è stato sottoposto a controlli strumentali che hanno evidenziato una lesione di primo grado alla giunzione miotendinea semi-membranosa destra. Il giocatore anche in questo caso ha già iniziato le terapie di riabilitazione.
Fonte: tuttosport.com. -
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La Roma ora ha tante alternative, quindi può sopperire alla mancanza.
Dispiace che si sia fatto male proprio l'unico difensore italiano romano!. -
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Stampa inglese su Gervinho: «È il nuovo re di Roma»
La stampa britannica incorona il giallorosso: «Un faro per Garcia»
ROMA - Da giocatore sciupa-gol a nuovo "re di Roma". Lo show in Champions regala a Gervinho i riflettori in Europa, e anche gli inglesi - con il Manchester City nello stesso girone della Roma - incoronano il giocatore giallorosso, autore di una doppietta, dopo la vittoria contro il Cska di Mosca. I cinque gol della Roma hanno fatto notizia anche oltre manica, ma è soprattutto su Gervinho che si sono concentrati i quotidiani britannici. L'attaccante, ricordato in Inghilterra per la sua imprecisione davanti alla porta, viene ora celebrato come "il nuovo re". Il 'Guardian' pone l'accento sulla sua parabola "da fonte perenne di frustrazione per i tifosi dell'Arsenal a indiscussa stella della Roma", lanciando un avviso al City prossimo avversario della squadra di Garcia. Per il 'Daily Express' l'ivoriano è stato il "faro della Roma", mentre il 'Telegragh', in un lungo editoriale dal titolo "La rinascita di Gervinho", tenta di spiegare come da "giocatore sciupa-gol dotato di qualche lampo qua e là" il ventisettenne giallorosso sia diventato il capocannoniere della squadra capitolina. Appena passato all'Arsenal, Gervinho fu espulso al suo esordio in Premier League e nelle due stagioni a Londra giocò in totale 46 partite segnando solo 9 gol. Se con la maglia dei Gunners - come scrive il 'Sun' - "era assolutamente penoso da guardare, sia per i tifosi dell'Arsenal che per quelli del calcio", la doppietta di ieri ha spinto gli inglesi a rimpiangere il suo trasferimento a Roma per 8 milioni di euro.
Fonte: tuttosport.com. -
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Iturbe fuori 2 o 3 settimane. Florenzi: "Obiettivo scudetto"
Dopo gli infortuni di Astori e Castan (dimesso dall'ospedale, oggi il brasiliano si è rivisto a Trigoria per un po' di palestra), un'altra tegola per Rudi Garcia: gli esami a cui è stato sottoposto Iturbe hanno evidenziato una lesione al muscolo pettineo destro che lo terrà fuori dal campo per due o tre settimane: salta Cagliari, Parma, Verona e Manchester City, a rischio anche Juventus-Roma del 5 ottobre. Al suo posto si alterneranno Ljajic e Florenzi: "Non ci nascondiamo, il nostro obiettivo è lo scudetto - ha detto l'ex capitano della Primavera - . Abbiamo festeggiato dopo la vittoria contro il Cska, ma adesso pensiamo già al campionato, siamo un gruppo molto affiatato".SPOILER (clicca per visualizzare)Fonte: gazzetta.it. -
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De Rossi ko. Salta City e Juve
Per il centrocampista lesione di primo grado al soleo sinistro
ROMA - Brutte notizie per la Roma in vista di un ciclo molto impegnativo: Daniele De Rossi dovrà fermarsi due settimane per una leesione di primo grado al soleo sinistro. Il centrocampista giallorosso salterà quindi anche i big match con il Manchster City in Champions e con la Juve in campionato.
Fonte: tuttosport.com. -
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è un'ecatombe! speriamo di finirla con tutti questi infortuni.. . -
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Pallotta: «Ora calmiamoci. Roma forte, Juve abituati»
Il presidente giallorosso stempera i toni: «Gli errori ci stanno. Siamo due grandi squadre»
Dovremmo fare tutti un respiro profondo e calmarci un pò. Il calcio è un gioco che va a mille all'ora e a volte emergono errori e controversie: questo è un discorso valido per tutti". Così il presidente della Roma, James Pallotta, a 48 ore di distanza da Juve-Roma. "Lotteremo sempre per arrivare in alto. Cominciate ad abituarvi", ha aggiunto. "In fondo siamo due grandi squadre e ci avviamo verso una rivalità che durerà a lungo - prosegue Pallotta in una nota pubblicata sul sito della Roma -: questo non può che essere un bene per il calcio italiano". "Saremo sempre orgogliosi della nostra squadra. Amiamo il nostro spirito. Torneremo presto e lotteremo sempre per arrivare in alto. Cominciate ad abituarvi. Forza Roma!" conclude il presidente giallorosso.
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