Bologna

Buscé: «Del Piero ha fatto un bagher da pallavolo»

BOLOGNA, 22 febbraio - L’amarezza ce l’ha addosso, la guardi e te ne rendi subito conto, la presidente rossoblù Francesca Menarini fa fatica a credere che il Bologna abbia potuto perdere una partita che a un certo punto della seconda parte sembrava che avesse tra le mani, tanto comandava il gioco e tanto la Juventus viveva di affanni. «Mi dispiace tanto, ci mancavano tre titolari, abbiamo colpito due pali e soprattutto abbiamo rinchiuso la Juventus nella sua metà campo per tutto il secondo tempo. Incredibile, già un pareggio ci sarebbe stato stretto». Più passano i minuti e più la Menarini diventa scura. «È stata una domenica stregata, ci mancava solo che la Juve segnasse il gol del 2-1 dopo un fallo di mano di Del Piero. Evidentemente con la Juventus siamo sempre sfortunati. Al di là di ciò, ho visto un bellissimo Bologna, che è stato una squadra vera, grintosa, con tanta voglia di costruire una partita da ricordare. E bisogna riconoscere che la stava costruendo». Guarda avanti. «Di questo passo non avremo problemi a fare i punti che ci servono per agguantare la salvezza». E qui tira fuori una frase che è tutta un programma. «Anche perché a questo punto non dobbiamo più affrontare la Juventus». Fin qua la Menarini, poi prima di lasciare il Dall’Ara ha consegnato ai taccuini un pensiero anche il patron Renzo Menarini. «Il calcio è fatto così, a volte ti fa sorridere e a volte ti fa piangere, ma la squadra c’è ed è quello che conta».

LA RABBIA DI BUSCÈ - Anche l’uomo che con il suo gol alla Juventus aveva fatto illudere il Bologna e Bologna non ci sta, gli brucia il modo con il quale la Juventus ha costruito il nuovo vantaggio. Sia chiaro, Antonio Buscè mantiene i toni molti bassi, ma il veleno che ha dentro lo tira fuori. «Dal campo mi rimane il grande rammarico del tocco con la mano di Del Piero, credetemi è netto, riguardatevi in televisione quel suo bagher da pallavolo. Io l’ho visto in campo e non importa che lo guardi di nuovo anche in tv. Se Del Piero poteva ammettere la sua colpa? Non deve essere il giocatore a parlare ma sono l’arbitro e il guardalinee che devono vedere».

LA CERTEZZA - Buscè, sa che Moras assicura che Del Piero ha detto a qualche suo compagno di aver fatto fallo di mano? «Non lo sapevo, io ho visto solo che Del Piero ha fatto una risatina a Portanova, ed è una risatina che dice tanto». Non si ferma, Buscè diventa ancora più chiaro nelle sue argomentazioni. «Gioco da una vita e ho sempre giocato in squadre chiamate a lottare per non retrocedere, ebbene, mi sono fatto un’idea: nel dubbio vengono sempre privilegiate le grandi». E ancora: «Quello che è successo se ne sono accorti tutti, se quello che ha fatto Del Piero lo avessi fatto io, state sicuri che mi avrebbero fischiato il fallo, perché l’episodio è lampante, direi addirittura plateale. E l’ho detto anche all’arbitro». Come, ha detto qualcosa all’arbitro? «Sì, gli ho detto che ha fatto una buona partita ma che su quell’episodio di Del Piero ci ha rovinato la domenica».

SQUADRA VERA - Qual è il pensiero di Buscè su questo Bologna che stava per far piangere la Juventus? «Certo è che se Gimenez avesse segnato quel gol, ora saremmo qua a commentare un’altra partita. Comunque è inutile mettersi a piangere su quello che è stato, ora è consigliabile pensare alla partita di Genova e basta. Il Bologna è una squadra vera, e conta questo, perché una volta ti può andare anche male ma poi i punti che ti servono per salvarti finisci per farli. Se sono il vero Buscè? Non ancora, posso ancora crescere, devo ancora crescere. Tenete conto che al di là di queste ultime partite, sono stato fuori rosa a Reggio Calabria per un mese e mezzo».