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Tutto sugli azzurri

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    Lippi riparte da zero
    "Nessuna riconoscenza"


    Primo giorno di lavoro a Coverciano per il c.t. campione del Mondo. "Avrò sempre grande stima personale per gli eroi di Berlino, ma nessuno avrà l'azzurro per riconoscenza. Cassano? Faccio le mie scelte. Del Piero? Ha dimostrato di meritare il posto"


    COVERCIANO (Firenze), 18 agosto 2008 - L'avventura è ripartita. Marcello Lippi aspetta la sua quarantesima panchina azzurra, mercoledì sera a Nizza, amichevole contro l'Austria. L'ultima volta era successo nella notte di Berlino, poco più di due anni fa. E allora rieccolo il ct campione del mondo, che sbuca col sorriso e dice: "Bentrovati" a quelli che lo aspettano. Poi l'allenatore si racconta: "Mi sono immediatamente pentito di aver lasciato la Nazionale. Quante volte mi sono detto 'che imbecille sono stato'... Ho anche temuto di non ritrovare quello che mi stava più a cuore. Ma al presidente della Federazione avevo dato la mia disponibilità, se le cose all'Europeo non fossero andate per il verso giusto sapeva che avrebbe potuto contare su di me per il futuro. Donadoni ha detto che non tutti sono stati corretti con lui? Non si riferiva certo a me..."
    GELATI GRATIS – La seconda volta ha un sapore particolare. Continua Lippi: "Ora è tutto più bello. Mi chiedete chi me lo ha fatto fare? Vero, avrei vissuto di rendita. Ma i gelati e i sigari pagati o il posto riservato al ristorante non mi interessano. Volevo solo tornare a giocarmi qualcosa di importante con la mia squadra. Per questo non sono andato a parlare con nessun altro, non mi interessavano le offerte dei grandi club che pure mi sono venuti a cercare".
    DIFFERENZE – L'allenatore ritrova i campi di Coverciano e tredici dei suoi campioni del mondo: "Due anni fa c'era da costruire un gruppo dal nulla. C'era da far tornare l'amore della gente verso la Nazionale. La soddisfazione per la vittoria è stata enorme anche per questo. Stavolta la squadra c'è già, è solo da portare avanti. Vanno ricreati i presupposti che ci permisero di vincere. Ammetto, è un gruppo un po' avanti con gli anni, ma sono certo che possa ancora dare molto. E su questa base inseriremo con calma i migliori giovani dell'Under 21. A loro toccherà dare entusiasmo e freschezza". Mercoledì a Nizza la prima panchina del Lippi-bis: "Voglio ricominciare con una bella vittoria. Nella prima avventura partimmo con una sconfitta, come successe anche al gruppo di Bearzot, che poi trionfò nell'82. Ma stavolta vogliamo diversificarci".
    SCELTE – Quello che a Lippi non piace è spiegare i motivi di certe scelte: "Sono libero di convocare chi voglio e di fare le mie valutazioni. Ambrosini? Cassano? Non è giusto motivare certe esclusioni, io decido e poi mi sottopongo al giudizio degli altri". Però il ct ha una precisazione da fare: "I campioni del mondo non sono qui per riconoscenza, anche se verso di loro questo sentimento lo nutrirò per tutta la vita. Chi arriva in Nazionale lo fa per merito. Anche gente come Del Piero, sta bene ed è l'unico motivo per cui è qui. E voglio chiaire un' altra cosa: chiederò a tutti i giocatori di mettersi al servizio della squadra. Questa è la cosa più importante, schemi e moduli vengono dopo".
    ABBRACCIO – Su tutto, Lippi aveva posto il proprio personale ricordo di Franco Sensi: "Era una persona battagliera, onesta e senza pregiudizi. A nome di tutta la Nazionale porgo un affettuoso saluto alla famiglia Sensi e alla figlia Rosella in particolare". Domani i giocatori della Roma (Aquilani, De Rossi, Cassetti e Perrotta, ma anche Vito Scala) torneranno nella capitale con un volo privato per salutare il presidente scomparso.

    fonte gazzetta.it
     
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