Primo Levi, Se questo è un uomo.

Chiaramente l'inverno era una delle cause per il semplice fatto che stare a temperature ampiamente sotto lo zero era impossibile per persone denutrite, con problemi di salute, con malattie, ecc.. con un "abbigliamento" certamente non consono. Basta pensare cosa succede a persone in perfetta forma e vestiti giustamente quando alcuni arti vanno in cancrena, o amputi o muori.

La seconda domanda dovrebbe avere una risposta diversa (ma neanche tanto) per ognuno di noi. Personalmente, per farla breve, si potrebbe riassumere nella poesia "Se questo è un uomo", da pelle d'oca. In parole mie potrei dirti che studiare queste cose debba "servire da lezione" per far si che orrori come questi non si ripetano mai più, che bisogna lottare contro le ingiustizie, che non ci debbano più essere persone in catene per motivi razziali, di sesso, ecc..

Spogliare un uomo non solo dei propri indumenti, ma della propria identità, del proprio essere. Questo è il senso del libro. Un ente, un'esistenza, che si riduce ad un numero, ad un marchio impresso sulla pelle. Niente nomi, si tratta di matricole, l'unica cosa che differenziava quei poveri uomini era qualche cifra. Inizialmente continuavano a comportarsi come nella vita di tutti i giorni. Ma ad un certo punto rinunciarono a lavarsi e si lasciarono morire nella sporcizia. E' questo un uomo? L'intento dei lager era anche questo, far capire ai deportati che non erano esseri umani, riducendoli a masse inermi, privandoli di quell'istinto di sopravvivenza umana.