Tavecchio? No grazie

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  1. stefano7915
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    Il 24 Giugno l'Italia perde 1-0 contro l'Uruguay. Il gol di Godin ci manda a casa dal Brasile. A fine partite le dimissioni di Prandelli e quelle di Abete. In Italia discussioni su come risolvere il problema calcio. Come ripartire da zero, come cambiare le cose. Intanto la Germania vince il mondiale con la sua nazionale multietnica (il turco Ozil, i polacchi Klose e Podolski , il ghanese Boateng e il tunisino Khedira).
    Ed in Italia cosa succede: ecco che il calcio che vorrebbe cambiare mette al potere Carlo Tavecchio....

    Ecco la sua biografia (fonte wikipedia)(Ponte Lambro, 13 luglio 1943)
    Esponente della Democrazia Cristiana, diplomato in Ragioneria ed ex dirigente bancario presso la Banca di Credito Cooperativo dell'Alta Brianza, all'età di 33 anni diventa sindaco di Ponte Lambro (suo comune di nascita, in provincia di Como) conservando la carica per quattro mandati consecutivi, dal 1976 al 1995.

    Nel 1974 è tra i fondatori della Polisportiva di Ponte Lambro e, in ambito calcistico, per sedici anni diventa presidente dell'ASD Pontelambrese, società dilettantistica che durante la sua gestione arriva a disputare anche il campionato di Prima Categoria. La sua carriera dirigenziale all'interno di Federcalcio inizia con l'incarico di consigliere del Comitato Regionale Lombardia della Lega Nazionale Dilettanti (LND) mantenuto dal 1987 al 1992, diventando poi nei successivi quattro anni vice presidente della LND e venendo eletto nel 1996 al vertice del medesimo Comitato Regionale Lombardia.
    Il 29 maggio 1999, a seguito delle dimissioni del suo predecessore Elio Giulivi a causa dell'affaire Rieti - Pomezia, è votato presidente della Lega Nazionale Dilettanti.

    Dal maggio 2007 diventa vice presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio assumendone la funzione di vice presidente vicario nel 2009.

    Durante la sua lunga carriera Tavecchio è stato anche consulente del Ministero dell’Economia per le problematiche di natura fiscale e tributaria riguardo alla sfera dell’attività sportiva dilettantistica e componente della Commissione Ministeriale, presso il Ministero della Salute, per le problematiche dell’impiantistica nazionale. Inoltre nel biennio 2002/2004 riceve la nomina di esperto in materia di problematiche riferite al calcio dilettantistico e giovanile e ai campi in erba artificiale e, dal 2007, viene designato dall’Uefa membro effettivo della Commissione per il calcio dilettantistico e giovanile. Scrive anche un libro per spiegare il calcio ai più piccoli, dedicandolo alla nipote Giorgia, dal titolo «Ti racconto... Il Calcio».

    È tifoso dell'Inter, squadra di cui è stato anche membro del consiglio di amministrazione sotto la gestione di Massimo Moratti


    Torniamo ai giorni nostri ed alla gaffe razzista di Carlo Tavecchio. Nel corso dell'assemblea estiva dei Dilettanti il candidato alla presidenza della Figc è incappato in un'uscita davvero infelice parlando degli extracomunitari che giocano in Italia: "L'Inghilterra rispetto a noi è un'altra cosa: individua dei soggetti che possono entrare in base alla loro professionalità. Da noi invece arriva 'Opti Pobà', che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio".




    Poi nel bel mezzo della polemica per le sue parole nella presentazione della candidatura a presidente della FIGC, parla di nuovo lui, Carlo Tavecchio. In una sua intervista all'Ansa interviene deciso spiegando di non aver parlato di extracomunitari e banane in senso razzista. E sul ritiro della candidatura dice: "Ho l'appoggio delle Leghe, vado avanti". Polemiche che non si spengono. Di tirarsi indietro Tavecchio non ne vuole proprio sapere.

    Aggiunge, poi: "Ho prestato molta attenzione in questi giorni sulle polemiche dovute alle mie parole, dette senza alcun intendimento offensivo. Ho tratto molti insegnamenti e ho voluto condividerli con i rappresentanti delle componenti che appoggiano la mia candidatura, ricevendo pieno sostegno. Ho apprezzato la sensibilità sul tema del razzismo e mi auguro si possa ripartire proprio da questa sensibilità per avviare un programma di educazione sportiva di lotta contro ogni forma di discriminazione nello sport, come ho fatto nella Lega Dilettanti dal 1999".

    L'ultima chicca è sulle donne definite nel calcio handicappate.....nel

    Io non so cosa pensiate voi ma io non voglio questo uomo al vertice del calcio italiano. Il Calcio italiano ha bisogno di uomini veri e di voltare pagina,non ha bisogno di Carlo Tavecchio
     
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14 replies since 29/7/2014, 10:55   150 views
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