Tavecchio? No grazie

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    Scusate se non mi sono presentato ma voglio creare questo topic per una cosa che a tutti noi sta a cuore, ovvero il nostro campionato di calcio.
    Sapete bene della storia di Tavecchio, che si è presentato con questa frase dopo aver ottenuto consensi da 18 squadre su 20 della Serie A:
    CITAZIONE
    “Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un’altra. L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che ‘Opti Poba’ è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così”.

    "L’infelice uscita del favorito alla presidenza, che punta chiaramente il dito contro i calciatori stranieri in Serie A, ha spinto il mondo del web a insorgere contro di lui, chiedendo a gran voce il suo ritiro. Da parte sua Tavecchio chiede scusa (“Non mi ricordo neppure se ho usato quel termine, e comunque mi riferivo al curriculum e alla professionalità richiesti dal calcio inglese per i giocatori che vengono dall’Africa o da altri paesi”), ma la situazione non sembra migliorare."


    Ecco qui una petizione su Change.org contro Tavecchio, invito gli utenti a firmarla per il bene del calcio italiano, perchè non possiamo permetterci ancora di fare queste figuracce verso gli altri paesi: PETIZIONE

    La petizione è arrivata a 11000 sostenitori in poche ore...firmare non costa niente, proviamo noi tifosi a salvare il nostro calcio.
     
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  2. stefano7915
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    Il 24 Giugno l'Italia perde 1-0 contro l'Uruguay. Il gol di Godin ci manda a casa dal Brasile. A fine partite le dimissioni di Prandelli e quelle di Abete. In Italia discussioni su come risolvere il problema calcio. Come ripartire da zero, come cambiare le cose. Intanto la Germania vince il mondiale con la sua nazionale multietnica (il turco Ozil, i polacchi Klose e Podolski , il ghanese Boateng e il tunisino Khedira).
    Ed in Italia cosa succede: ecco che il calcio che vorrebbe cambiare mette al potere Carlo Tavecchio....

    Ecco la sua biografia (fonte wikipedia)(Ponte Lambro, 13 luglio 1943)
    Esponente della Democrazia Cristiana, diplomato in Ragioneria ed ex dirigente bancario presso la Banca di Credito Cooperativo dell'Alta Brianza, all'età di 33 anni diventa sindaco di Ponte Lambro (suo comune di nascita, in provincia di Como) conservando la carica per quattro mandati consecutivi, dal 1976 al 1995.

    Nel 1974 è tra i fondatori della Polisportiva di Ponte Lambro e, in ambito calcistico, per sedici anni diventa presidente dell'ASD Pontelambrese, società dilettantistica che durante la sua gestione arriva a disputare anche il campionato di Prima Categoria. La sua carriera dirigenziale all'interno di Federcalcio inizia con l'incarico di consigliere del Comitato Regionale Lombardia della Lega Nazionale Dilettanti (LND) mantenuto dal 1987 al 1992, diventando poi nei successivi quattro anni vice presidente della LND e venendo eletto nel 1996 al vertice del medesimo Comitato Regionale Lombardia.
    Il 29 maggio 1999, a seguito delle dimissioni del suo predecessore Elio Giulivi a causa dell'affaire Rieti - Pomezia, è votato presidente della Lega Nazionale Dilettanti.

    Dal maggio 2007 diventa vice presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio assumendone la funzione di vice presidente vicario nel 2009.

    Durante la sua lunga carriera Tavecchio è stato anche consulente del Ministero dell’Economia per le problematiche di natura fiscale e tributaria riguardo alla sfera dell’attività sportiva dilettantistica e componente della Commissione Ministeriale, presso il Ministero della Salute, per le problematiche dell’impiantistica nazionale. Inoltre nel biennio 2002/2004 riceve la nomina di esperto in materia di problematiche riferite al calcio dilettantistico e giovanile e ai campi in erba artificiale e, dal 2007, viene designato dall’Uefa membro effettivo della Commissione per il calcio dilettantistico e giovanile. Scrive anche un libro per spiegare il calcio ai più piccoli, dedicandolo alla nipote Giorgia, dal titolo «Ti racconto... Il Calcio».

    È tifoso dell'Inter, squadra di cui è stato anche membro del consiglio di amministrazione sotto la gestione di Massimo Moratti


    Torniamo ai giorni nostri ed alla gaffe razzista di Carlo Tavecchio. Nel corso dell'assemblea estiva dei Dilettanti il candidato alla presidenza della Figc è incappato in un'uscita davvero infelice parlando degli extracomunitari che giocano in Italia: "L'Inghilterra rispetto a noi è un'altra cosa: individua dei soggetti che possono entrare in base alla loro professionalità. Da noi invece arriva 'Opti Pobà', che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio".




    Poi nel bel mezzo della polemica per le sue parole nella presentazione della candidatura a presidente della FIGC, parla di nuovo lui, Carlo Tavecchio. In una sua intervista all'Ansa interviene deciso spiegando di non aver parlato di extracomunitari e banane in senso razzista. E sul ritiro della candidatura dice: "Ho l'appoggio delle Leghe, vado avanti". Polemiche che non si spengono. Di tirarsi indietro Tavecchio non ne vuole proprio sapere.

    Aggiunge, poi: "Ho prestato molta attenzione in questi giorni sulle polemiche dovute alle mie parole, dette senza alcun intendimento offensivo. Ho tratto molti insegnamenti e ho voluto condividerli con i rappresentanti delle componenti che appoggiano la mia candidatura, ricevendo pieno sostegno. Ho apprezzato la sensibilità sul tema del razzismo e mi auguro si possa ripartire proprio da questa sensibilità per avviare un programma di educazione sportiva di lotta contro ogni forma di discriminazione nello sport, come ho fatto nella Lega Dilettanti dal 1999".

    L'ultima chicca è sulle donne definite nel calcio handicappate.....nel

    Io non so cosa pensiate voi ma io non voglio questo uomo al vertice del calcio italiano. Il Calcio italiano ha bisogno di uomini veri e di voltare pagina,non ha bisogno di Carlo Tavecchio
     
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    concordo, purtroppo la scelta è tra lui e Albertini.. speriamo che Demetrio sia valido
     
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    Ragazzi, per me comunque Tavecchio vincerà le elezioni e sarà il nuovo presidente della nostra FIGC.
    Nostra, esatto, perchè il calcio italiano non è Tavecchio o Albertini, il calcio italiano siamo noi, il cambiamento prima di tutto deve partire da noi, da quelli che frequentano gli stadi, il presidente è solo quello che rappresenta il tifoso di calcio italiano.
    Vincerà perchè non si vuole cambiare, evidentemente si sta bene così, con gente che blocca partite, blocca trasferte per sciocchezze.
     
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    l'unica perplessità che ho su Tavecchio è che DeLa lo ha appoggiato (perlomeno era così fino alla gaffe) e DeLa non è un idiota a differenza di altri Presidenti
     
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    Vediamo se sarà l'unico in grado di perdere delle elezioni che aveva già vinto con solo 2 voti a sfavore
     
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  7. stefano7915
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    Ecco il gioco dedicato a Tavecchio...raccogli le banane

    http://video.gazzetta.it/raccogli-banane-v...7a-c6d3f2e885d3
     
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    Purtroppo ho un brutto presentimento che Tavecchio la spunterà...''povero'' calcio italiano...
     
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    Tavecchio:"L'assassino di John Kennedy non ha subìto quello che ho subìto in questi giorni"

    Peccato che, in realtà, è stato ucciso due giorni dopo.
     
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  10. stefano7915
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    CITAZIONE (Flachi_goal @ 3/8/2014, 21:52) 
    Tavecchio:"L'assassino di John Kennedy non ha subìto quello che ho subìto in questi giorni"

    Peccato che, in realtà, è stato ucciso due giorni dopo.

    Tavacchio vai in pensione per il bene del calcio
     
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  11. stefano7915
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    Le parole di De Rossi su Tavecchio:

    "Non giudico Tavecchio, ma le cose che ha detto sono gravi. Il problema è che in Italia siamo abituati così, non succede mai nulla. In America, in Francia, in Inghilterra, di fronte a parole simili il giornodop sarebero scattate le dimisisoni automatiche. Invece da noi no. Anche in ambienti più importanti della Figc nessuno ha mai lasciato la propria poltrona. Se ora dovessi litigare con una persona di colore in campo dicendogli "tu mangi le banane", allora sarà giusto considerarla solo una gaffe, guai a squalificarmi. La verità è che Tavecchio ha sbagliato, specie nel non valutare le conseguenze delle sue dichiarazioni".
     
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  12. stefano7915
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    Anche Sky contro Tavecchio

    «La necessità di rinnovare i vertici della Federcalcio, scaturita dalle dimissioni di Abete in seguito all'eliminazione della nazionale italiana dai Mondiali, può rappresentare un'opportunità per l'avvio di un più ampio processo di riforma del sistema calcio italiano, indispensabile per accrescere in prospettiva la competitività ed il valore del prodotto, il suo appeal sportivo e culturale e la sua sostenibilità economico-finanziaria».

    Ne è convinta l'emittente satellitare Sky, che in un documento confidenziale in possesso dell'Adnkronos parla di un «processo estremamente complesso, che abbraccia e coinvolge una molteplicità di aspetti, ma inderogabile per assicurare la sopravvivenza stessa di un'industria che incide per l'1,6% sul PIL nazionale».

    Sul piatto c'è ovviamente l'elezione del nuovo presidente della Figc. «Naturalmente, la questione non attiene ai singoli candidati a sostituire Abete ai vertici della Figc. Certo, è difficile immaginare che le istanze di cambiamento provengano dalle persone che alla crisi di sistema hanno contribuito. L'eventualità dell'elezione di Tavecchio, ad oggi il nome che pare riscuotere la maggioranza dei consensi nel sistema Figc, non è un segnale incoraggiante. E questo non tanto per l'età anagrafica del candidato (71 anni), ma perchè rappresenta vecchie logiche gestionali - si legge -. In primo luogo, non rappresenta il «nuovo» ed è quantomeno corresponsabile dell'attuale stato di crisi sistemica: è in Federazione da circa 30 anni, da 15 alla guida della Lega Nazionale Dilettanti (Lnd)».

    «Secondo, non è un uomo di sport, ma figlio di una gestione «politica» dello sport; terzo, ha sempre gestito la Lnd e potrebbe non avere le competenze adeguate alla guida di un'industria multinazionale quale il calcio moderno deve essere; infine, difficilmente potrebbe rappresentare un «esempio» per le nuove generazioni, anche alla luce delle numerose condanne ricevute per diversi reati (falso in titolo di credito, evasione fiscale, omissione di versamento di ritenute previdenziali, ecc.). Nomi nuovi, provenienti dal mondo dello sport, con profilo internazionale e comprovate capacità gestionali e anche in grado di assurgere a simbolo di una vera rivoluzione «culturale» non mancherebbero: da Albertini, che ha ufficializzato la sua candidatura, a Vialli, da Mancini a Del Piero, ecc.».

    Ma non sarebbe solo un problema di nomi. «Per ripartire, tuttavia, si dovrebbe logicamente prima cambiare la Federazione, come idea, struttura, poteri. Poi, si dovrebbero scegliere gli uomini e un progetto credibile di rinnovamento, come è stato fatto altrove nel mondo (Germania, Inghilterra, Belgio, Olanda, Usa, per citare alcune delle best practice). Se questo non può essere, dovendo il presidente della Figc essere eletto nelle prossime settimane, allora meglio puntare su un nome di «rottura» in grado di offrire un segnale di vero cambiamento».

    La riforma del sistema calcio, al pari delle riforme che ridisegneranno l'architettura delle istituzioni italiane per contribuire al rilancio del ruolo economico, sociale e culturale del Paese, «richiede la partecipazione e l'impegno di tutti i soggetti che, a diverso titolo, fanno parte di questa industria: è necessario l'impegno dei club, delle leghe e delle federazioni, accanto a quello del governo, degli enti locali, dei broadcaster e degli stessi tifosi per il perseguimento di un interesse comune, la creazione di un «Prodotto Calcio» inteso come migliore spettacolo possibile, nella legittima tutela degli interessi di parte. Proprio come in un film o in uno spettacolo teatrale, gli attori (le squadre), i produttori (la lega/federazione), il regista (i broadcaster) lo scenografo (i costruttori) sono indispensabili ma non individualmente sufficienti a fornire un buon prodotto. Il grande film è il risultato dello sforzo coordinato di tutte le maestranze. Questa coesione è fino ad oggi mancata nel nostro Paese».

    Sul piano della governance, le diverse leghe, a partire da quella di Serie A, devono superare gli squilibri generati dai modelli attuali, adottando -sulla base delle best practice internazionali- soluzioni condivise in grado di assicurare maggiore autorevolezza, indipendenza, capacità manageriale, visione strategica orientata alla crescita del movimento calcistico e alla riduzione delle conflittualità interne. Allo stato attuale, lo statuto della Figc attribuisce un peso «politico» spropositato ai dilettanti e alla Lega Pro, 4 volte - in termini di voti - il peso della Serie A, che pure, colpevolmente, negli ultimi anni ha sviluppato quantomeno una visione miope sull'urgenza di riformare il sistema calcio".

    Fonte : digital sat.it
     
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    Oggi è ufficialmente morto il calcio italiano (se non lo era già).

    Italia che anche nel calcio si fa comandare da ignoranti, condannati, presuntuosi e anche razzisti...chissà che bella figura in Europa
     
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  14. stefano7915
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    Ecco cosa pensano di noi all'estero :(

    Vieira attacca Tavecchio: «Vergognosa la sua elezione»



    L'ex centrocampista bianconero, ora allenatore delle giovanili del Man City: «Dimostrazione di come le autorità italiane siano lontane dalla lotta al razzismo»

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    Patrick Vieira, ex centrocampista della Juventus, del Milan e dell'Inter, non la manda a dire. «Tavecchio rappresenterà il calcio italiano. Che vergogna. Trovo davvero difficile credere che Carlo Tavecchio sia stato eletto presidente della federcalcio italiano dopo le dichiarazioni che ha fatto. Per me, questo dimostra quando le autorità italiane siano lontane dalla lotta alla discriminazione. Il 63,63% dei votanti ammettono che non stanno lottando contro il razzismo o che non vogliono affrontare questi problemi. Ho giocato in Italia per anni: conosco i problemi, li ho visti. Se un inglese facesse commenti del genere, a livello politico, sarebbe completamente tagliato fuori. Questa decisione è stata presa all'interno del calcio ma credo che vada al di là dei confini del calcio. Penso che l'intera Italia, come paese, dovrebbe considerare quale messaggio vuole inviare in relazione a cosa pensa la nazione sul razzismo. Non riesco a credere che Tavecchio rappresenterà le autorità calcistiche italiane. Che vergogna». Recentemente, il francese, allenatore dei giovani del Manchester City, aveva ritirato la sua squadra da un torneo in Croazia per cori razzisti.

    Fonte: tuttosport.com
     
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    Intanto...

    Figc, Tavecchio, ancora guai: la Uefa apre un'inchiesta

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    La battuta su Opti Poba e le banane continua a perseguitare il neopresidente della Federcalcio, che adesso rischia provvedimenti da parte del massimo organismo calcistico europeo



    L'Uefa ha aperto una inchiesta per i "presunti commenti razzisti" nel confronti del nuovo presidente della Figc Carlo Tavecchio. Nel mirino dell'organismo calcistico europeo le dichiarazioni pronunciate durante il discorso di presentazione della sua candidatura alla federazione.
    OPTI POBA — La Uefa ha annunciato di aver "personalmente informato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, della decisione di aprire un'inchiesta disciplinare sui presunti commenti razzisti fatti durante la sua campagna elettorale per la presidenza della Federcalcio". Le frasi in questione sono quelle su "Opti Poba". A occuparsi della vicenda il comitato etico e disciplinare della Uefa.

    fonte: gazzetta.it
     
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14 replies since 29/7/2014, 10:55   150 views
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