Juventus - Roma-
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VS 
Juventus Stadium di Torino, Domenica 5 Ottobre 2014 ore 18:00
Dai ragazzi, allontaniamoci dalla Roma!
Fino alla fine!
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El Prodico Higuaìn® .
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Sarò curiosissimo di Vederlo Questo Big-Match! 
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Brutte sensazioni. La Roma giocherà sicuramente meglio
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Vi vedo favoriti, dovete essere superiori alla Roma solo sotto l'aspetto psicologico! . -
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Non vedo l'ora che ci sia questa partita, pronostico un pareggio con goal! . -
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partita molto importante, ma non fondamentale secondo me
roma sull'onda dell'entusiasmo.
daje roma dajeeee. -
stefano7915 .
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Garcia: «Ora voglio vincere. La Roma merita dei trionfi»
Il tecnico giallorosso: «Spero davvero di poter essere il primo allenatore di questa società a poter entrare nel nuovo stadio, un Colosseo moderno»
"Spero davvero di poter essere il primo allenatore della Roma a poter entrare nel nuovo stadio". Lo ha detto Rudi Garcia, al quotidiano francese Le Figaro, che gli dedica l'articolo d'apertura nello sport, con il titolo 'Garcia, l'imperatore di Romà. "È una specie di Colosseo moderno - continua Garcia, con riferimento al futuro impianto, che dovrebbe essere pronto nel 2017 - e che dovrà permettere ai gladiatori che sono i nostri giocatori di avere un terreno di espressione fantastico". Il tecnico francese spiega di vivere una specie di simbiosi con Roma e con i tifosi giallorossi: "Ho l'impressione di essere stato adottato come un bambino dalla città. So che i risultati sono importanti e hanno permesso questo avvicinamento con i tifosi. Oggi mi sento integrato, accettato da tutti. Ho voglia di dare il meglio di me per poter vincere dei titoli con questo club che lo merita, che è la squadra della capitale e che, per me, ha vinto troppo poco nella sua storia".
Fonte: tuttosport.comTotti attende Pirlo per la sfida scudetto dello Stadium
Ma il regista non è ancora al top e può partire in panchina
TORINO - Raccontano che il capitano, battezzato secoli fa “l’ottavo re di Roma”, stia vivendo ore di intensa vigilia. Perché forse, mai come in questa stagione, i giallorossi si sentono vicini al sogno di battere i campioni d’Italia a Torino, roba accaduta l’ultima volta nel gennaio 2011 (2-0) in Coppa Italia, un anno prima (1-2) in campionato. Ma quella era un’altra Juve, realtà oggettivamente lontanissima dallo squadrone che si è aggiudicato tre scudetti consecutivi. A Trigoria lo sanno, Francesco Totti per primo. Ma il goleador della Roma aspetta, con una certa trepidazione, un altro incrocio di lusso: quello con Andrea Pirlo. Storia basata su intrecci di spessore, che comprendono pure un gestaccio del capitolino destinato, nonostante le scuse, a rimanere negli annali.
QUEL PIAZZATO - Già, il Pupone contro il Genio, o il Pittore, o Trilly come fu soprannominato durante i gloriosi tempi rossoneri, è una sfida che profuma di scudetto, da non mancare per nulla al mondo. Se non fosse che il regista - a meno di accelerazioni nelle ultime due sedute a disposizione di Massimiliano Allegri, rifinitura compresa - dovrebbe essere destinato a occupare un posto in panchina, domenica nel tardo pomeriggio allo Stadium. Un esito già confortante per chi non “assaggia” l’erba da un mese e mezzo, dopo l’infortunio rimediato al Tim, nella stagione successiva a quella delle punizioni assordanti per i portieri nemici, determinanti nella corsa al 32° tricolore. Alla Roma il bresciano diede un saggio delle sue capacità nell’annata ancora precedente, quando (era il 29 settembre 2012) Andrea indirizzò il pallone in un pertugio spalancatosi fra le gambone avversarie, con gol realizzato sul palo difeso dal portiere. Dura, davvero dura che fra due giorni lo spettacolo si possa ripetere, perché non sarebbe cosa buona e giusta accelerare un recupero non ancora completato del tutto. Le cronache raccontano di un Pirlo cui è stata risparmiata la trasferta di Madrid, mentre l’aria di Vinovo gli avrà fatto sicuramente bene.
QUEL RICORDO - E mentre il centrocampista accumulava sessioni di allenamento all’interno del quartier generale bianconero, può capitare che la mente si concentri su quanto accadde il 16 febbraio 2013. E’ la sera del destro terra-aria che Totti pensò bene di scagliare verso la porta di Gigi Buffon, gelando il portierone e tutta la squadra di Conte. La Roma vince, il capitano viene portato in trionfo, ma si dà il caso che in quella stessa partita il giallorosso rifili un calcione all’avversario nel corso del primo tempo. Il Pupone la passò liscia (altro che cartellino rosso...), ma le polemiche non mancarono.
Fonte: tuttosport.com. -
stefano7915 .
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Non vedo l'ora che ci sia questa partita, pronostico un pareggio con goal!
E per te come finirà la sfida che vale mezzo scudetto
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Guitar che si autoseccia sperando di portarsi fortuna 
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.Non vedo l'ora che ci sia questa partita, pronostico un pareggio con goal!
E per te come finirà la sfida che vale mezzo scudetto
1/4 di scudetto dai
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Super_Mario™ .
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Spero solo di vedere una bella partita
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stefano7915 .
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Secondo me la partita è molto importante soprattutto a livello mentale.
Una vittoria giallorossa potrebbe scatenare una piccola crisi in casa Juventus.
Invece, una vittoria bianconera sarebbe nuova linfa vitale per la banda di Allegri. La Roma perderebbe per la terza volta di fila una partita di campionato contro la Juve. Davvero troppo per una squadra che vuole vincere lo scudetto. -
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L'importante è che dopo questa partita una delle due o magari entrambe non saranno a punteggio pieno! 
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Secondo me la partita è molto importante soprattutto a livello mentale.
Una vittoria giallorossa potrebbe scatenare una piccola crisi in casa Juventus.
Invece, una vittoria bianconera sarebbe nuova linfa vitale per la banda di Allegri. La Roma perderebbe per la terza volta di fila una partita di campionato contro la Juve. Davvero troppo per una squadra che vuole vincere lo scudetto
Però siamo solo alla 6a giornata e poi ci sarà la sosta (14 giorni sono bastano per smaltire una sconfitta), io non la vedo così decisiva. Per fare un esempio pratico se vincesse la Roma continuerei a vedere favorita la Juve
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stefano7915 .
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Vidal: «Meglio la Juve di tanti soldi». «Roma, saremo cattivi!»
«In estate ero tranquillo. Questa squadra è la mia casa e non è facile abbandonarla»
TORINO - «Va meglio, ora. Va molto meglio. Ho attraversato un periodo muy dificil dal punto di vista fisico, ma sembra passato. Sto arrivando al cento per cento, ci sono quasi».
Vidal, le era mai capitato di attraversare un periodo così travagliato?
«No, mai. Mai in vita mai, sono sempre stato al cento per cento, non ho mai affrontato un infortunio di questo genere : è stata dura, psicologicamente mi è pesato molto».
Adesso i tifosi juventini (e forse anche dirigenti e allenatore) “odiano” il Cile, che si porta via Vidal, lo stanca e lo restituisce acciaccato.
(Ride) «No, non devono. Perché in questo periodo sono successe tante cose intorno al mio ginocchio che nessuno conosce».
Beh, ha l’occasione per raccontarle.
«Tante cose... (sospiro) Per esempio in Nazionale mi hanno curato bene per farmi giocare. Se adesso sono guarito perfettamente e possono mettermi a disposizione della Juventus lo devo anche ai medici e allo staff della Nazionale. E io sono sempre felice di andare in Nazionale. Felice e orgulloso».
Il problema è che la Nazionale per lei significa trasferte estenuanti Sud America-Europa... Non esattamente una passeggiata.
«E’ faticoso, tante ore in aereo... Ma mica si può spostare il Cile in Europa, no?» (ride).
Magari riorganizzando i calendari internazionali e dividendo la stagione dei club da quella delle nazionali, chissà...
«Sì, potrebbe essere una soluzione, ma mi sembra troppo difficile: troppe partite e troppa gente da mettere d’accordo. Todo el mundo!».
Atletico Madrid-Juventus era stata presentata come un esame per misurare il vostro spessore internazionale. Dopo la sconfitta quanto vi sentiti distanti dai top club della Champions League?
«Non credo che la sconfitta ci lasci troppo lontano. Penso che siamo distanti dalle gfrandi d’Europa. Abbiamo affrontato una squadra forte che imposta il suo gioco in modo molto ostruzionista, che resta nella sua metà campo, aspetta e cerca di fare male in contropiede. E’ arrivata in finale di Champions e continua a essere una delle squadre più forti. Noi abbiamo giocato una partita al loro livello: perfetta no, perché abbiamo perso, però abbiamo giocato senza subire da chi l’anno scorso stava per vincere la Coppa».
Crede quindi che la vostra maturità europea è cresciuta?
«Sì, per me lo è. Quest’anno come l’anno scorso con il Real, in Spagna abbiamo avuto un arbitraggio che non mi è piaciuto: non ha ammonito i loro nonostante un sacco di falli e poi i loro difensori piangevano sempre... brutto giocare così! E comunque per me la Juventus è cresciuta, io ho visto passi avanti nell’atteggiamento. Giochiamo da insieme da un po’, il gruppo è solido e sono arrivati giocatori che hanno aumentato la qualità».
Dopo la sconfitta, avete pensato all'occasione di rivincita con la Roma?
«No, al Calderon eravamo solo molto arrabbiati per aver perso una partita incredibile. Nessuno poteva credere che l’Atletico riuscisse a segnare un gol giocando così».
A Madrid, però, non si è contato nemmeno un tiro nello specchio. Non capitava dal 2006.
«Perché era una partita tosta e strana, che si doveva giocare con la testa. Abbiamo commesso un errore e abbiamo subito il gol».
E con la Roma che partita sarà?
«Dobbiamo aggredirli subito. Cattivi come sempre. Non lasciarli respirare, non permettere che esprimano il loro gioco ed esprimere il nostro. Perché quando noi giochiamo al calcio siamo molto forti».
Fonte: tuttosport.com.
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