Inter - St. Etienne

Fase a gironi Europa League

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    Giovedì 23 Ottobre ore 21:05
    Stadio Giuseppe Meazza

     
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  2. Riel®
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    Attenta Inter, il Saint-Etienne viaggia come il PSG



    Senza lo stratosferico avvio del Marsiglia, il Saint-Etienne sarebbe in piena zona-titolo in Ligue 1. Dopo 10 giornate è 5° a -8 dalla vetta con 17 punti, solo 1 in meno del multimilionario PSG, che gli ha inflitto la peggiore sconfitta stagionale (5-0 a fine agosto). Gli avversari dell’Inter praticano un calcio poco spettacolare e attento in fase difensiva: non sarà un impegno comodo.

    L’ALLENATORE – Christophe Galtier, 48 anni, è stato l’uomo della svolta. Per anni assistente di Alain Perrin, anche a Lione, lo ha sostituito sulla panchina del Saint-Etienne a fine 2009. E fu proprio il suo mentore, appena esonerato, a convincere Galtier, combattuto se prenderne il posto o meno. Da allora un club instabile, con 5 allenatori cambiati in 5 anni, ha trovato una guida sicura e affidabile. Nel 2012/13 la stagione migliore: vittoria in Coppa di Lega e 5° posto in campionato con il 3° miglior attacco e la 2^ miglior difesa. Risultati apprezzabili, che hanno valorizzato i migliori giovani, ceduti nel giro di un anno: Aubameyang (al Dortmund), Guilavogui (Atletico Madrid), Ghoulam (Napoli) e il difensore centrale Zouma (al Chelsea per 15 milioni).

    GLI UOMINI CHIAVE – Il sistema di gioco è il 4-2-3-1, con terzini piuttosto bloccati. Il portiere Ruffier è esplosivo e reattivo, anche sui calci di rigore. Ne ha parato uno nell’ultimo turno di Europa League a Kalinic del Dnipro e in passato aveva ipnotizzato Thiago Silva. La sua esuberanza, però, può anche superare il limite, come accaduto nei confronti del compagno di squadra Bayal Sall, rimproverato platealmente dopo un gol subìto nella disfatta di Parigi. Il talento e la creatività sono nei piedi di pochi giocatori. I centrocampisti centrali Lemoine, Clement e Corgnet si distinguono infatti soprattutto per la loro continuità di rendimento e gli unici lampi arrivano dagli esterni: Monnet-Paquet e soprattutto il nazionale ivoriano Max-Alain Gradel (26 anni). Esploso al Leeds con 18 gol nella Championship 2010/11, possiede rapidità e dribbling e può giocare su entrambe le fasce. Un altro cliente temibile per Dodò dopo le amnesie col Napoli.

    I PUNTI DEBOLI – L’attacco è il reparto meno entusiasmante e i due pareggi senza gol con Qarabag e Dnipro lo confermano. Il centravanti titolare è Mervut Erdinç, figlio di turchi emigrati in Francia a inizio anni ’70. Non gioca però da fine settembre per un infortunio muscolare e la sua assenza pesa. In 3 partite senza di lui, i Verts (i Verdi) hanno segnato una sola rete, nel finale dell’ultimo match di campionato a Lorient con un centrocampista (Lemoine). Il sostituto designato di Erdinç è l’olandese Ricky Van Wolfswinkel, in cerca di rilancio dopo la deludente esperienza col Norwich in Premier, torneo troppo probante per il suo fisico esile. In Europa League si era fatto conoscere trascinando con i suoi gol lo Sporting Lisbona alle semifinali nel 2012. L’anno prima, con la maglia dell’Utrecht, aveva trafitto il Napoli di Mazzarri con una doppietta. Dopo essersi vendicato del Dnipro, che aveva punito gli azzurri nell’Europa League 2012/13, il tecnico interista ha un altro scalpo da conquistare per mettersi alle spalle la tormenta delle ultime settimane.

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    Tifoso Interista

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    È finita,0-0 in casa.Na noia!
    L'unico a salvarsi è Carrizo Fischi a catinelle...a mio avviso a dimettersi dovrebbero essere allenatore e giocatori, non il presidente (pardon: presidente onorario).
    E menomale che la colpa era del "clan argentino"!

    Inviato tramite FFMobile
     
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2 replies since 23/10/2014, 14:43   28 views
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