Genoa

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    Primo tempo: Lucchese-Genoa 0-2
    A segno Leon (2’) e Figueroa (26’). Partita vera allo Stadio Porto Elisa

    Lucca – Buon galoppo contro una Lucchese gagliarda, che paga il differente tasso tecnico, con due gol sul groppone dopo la prima frazione. Sblocca subito il risultato il Grifone, con Leon che al 2’ infila nell’angolino dai venti metri, in posizione centrale, su imbeccata di Milanetto e velo di Figueroa. Si cercano e si trovano l’honduregno e l’argentino, piedi dolci e duetti che vibrano con naturalezza. La Lucchese mette il naso fuori alzando il pallone, per arrivare in area dove la testa di Santos svetta imperiosa. Terreno scivoloso e allentato, ma le squadre non si risparmiano e la Lucchese al 15’ impegna Rubinho con una stangata di Bertolini dal limite. I rossoneri schiacciano sull’acceleratore e, al 16’, pareggiano i conti con Masini dopo un’azione travolgente di Renzetti (al 50% del Genoa), ma l’assistente annulla per fuorigioco dubbio. Manovrano in scioltezza i padroni di casa, di nuovo al tiro con il destro di Bertolini. Leon sguscia da tutte le parti, imprendibile con le sue incursioni. E al 26’ il Genoa raddoppia. Sculli centra dalla sinistra, Figueroa elude il controllore e incrocia da pochi passi. Dall’altra è ancora Bertolini a sfoggiare una conclusione coi fiocchi, impachettata e rispedita al mittente da Rubi. Partita vera, a darle e prenderle, al Porto Elisa: meglio così per preparare la ripresa con la Lazio. Nel finale sono i rossoblù a sfiorare il tris, quando Konko sfrutta un varco e conclude su Castelli. Poi va in rete Sculli, lanciato da un ispiratissimo Leon, ma la bandierina indica l’off-side. Infine Figueroa riceve e scarica il sinistro tra le braccia di Castelli.


    Risultato finale: Lucchese-Genoa 0-5
    In rete Sculli (12’) e Leon (27’) ed Eusepi (41’). Nessun infortunio da registrare

    Lucca – Nell’intervallo occhi puntati sul neo acquisto Masiero. “Sono un giocatore tecnico” esordisce l’uruguaiano. “In Italia si gioca un calcio più rapido e mi dovrò adattare in fretta. I miei idoli? Recoba e Del Piero. Non vedo l’ora di conoscere Genova e salutare i tifosi”. Parola al campo dove il Genoa, che schiera Paro per Fabiano, rompe gli indugi con una percussione di Sculli. Deliziosi i tocchi di Figueroa, catalizzatore del gioco offensivo, lesto a smistare a destra e manca. Sulle fasce Konko e Juric garantiscono senso tattico e corsa. E’ Sculli al 12’, su servizio di Paro, a mettere alle spalle di Castelli il gol del 3-0. Dopo un quarto d’ora, Gasperini inserisce Criscito e Bovo. L’ex juventino si sistema terzo di sinistra e mette la museruola a chi abbaia vicino. E’ il Grifone a governare la partita, dettare i tempi, affondare i colpi. Velleitario quello al 20’ di Leon, che prova il cucchiaio ma Castelli se la intaglia. Dentro anche Lucarelli al posto di De Rosa, poi Figueroa spreca un passaggio di Milanetto. Il tiro al bersaglio prosegue con Leon (23’). I rossoneri spariscono dal campo, non hanno la birra di prima e alleggeriscono solo la pressione. Al 27’ arriva la quarta rete. Sull’asse Konko-Milanetto-Konko si sviluppa l’azione, rifinita da Leon che scarta l’uomo e deposita nel sacco a mezza altezza. Il Genoa non si ferma e continua a spingere, mentre c’è spazio anche per Eusepi, Lanza e Lazarevic. Criscito per poco non timbra la segnatura numero 5, Renzetti ci prova col sinistro e Rubinho c’è. Nel finale è Lazerevic, Under 18 sloveno, a mettersi in luce con personalità e un paio di iniziative. Ma c’è gloria anche per il gioiellino Eusepi. Controllo preciso, destro sul palo lontano e sono cinque.


     
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