News Milan

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Bari91
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Kalac, il Milan nelle mani
    del gigante che ama i cavalli


    In Australia è Spider, il ragno. Per i telecronisti italiani è Crocodile. Lui a casa si rilassa facendo correre il cane e appena può pensa ai suoi otto cavalli. Presentato così, Zeljko Kalac sembra Noè nell’arca degli animali. E invece, considerando come stachiudendo a chiave la porta del Milan, rischia di passare per il nuovo San Pietro rossonero. Decisivo contro Udinese e Fiorentina, a 35 anni il gigante australiano vive il suo momento di gloria. Sorride, festeggia i successicon qualche birra edà il cinque ai compagni. E da uomo- spogliatoio diventa uomo partita.

    A Milanello, questo totem ciondolante di oltre due metri è adorato da tutti anche se all’inizio faticava a ricordare i nomi di tutti: «C’era troppa gente - spiega Kalac nella chat su www.acmilan.com-, cosìhocominciato a chiamare tutti man». E ora tutti lo chiamano così. Uomo. Perché lui è uomo vero, espansivo e diretto, che lavoracomeunmatto(«In allenamento Vecchi mi spacca la schiena a forza di balzi, Pirlo mi batte sempre sulle punizionie Pato quando tira mi fa quasi paura. Mai rigori li paro tutti»)e per questo si èg uadagnato la fiducia della squadra.

    La svolta a Yokohama. Non giocò, ma in allenamento Ancelotti si accorse che su di lui poteva puntare. La papera e gli infortuni di Dida hanno fatto il resto. Prima di allora, poca gloria: due presenze in Champions l’anno scorso, zero gol subiti. In autunno l’unica partita sbagliata (con il Palermo) e le prodezze contro lo Shakhtar. I tempi delle papere sono finiti. Già, perché Kalac in precedenza qualche pasticcio lo aveva combinato. Al Mondiale tedesco, contro la Croazia. E nel novembre 2006, in coppa Italia, quando contro il Brescia aveva beccato due gol ridicoli e col suo sorriso da surfista mancato si era preso ironicamente i meriti della vittoria per 4-2: «Senza i miei errori i compagni si sarebbero addormentati».

    La leggenda dice che Adriano Galliani non lo volesse più vedere. Ma non vedere man è difficile. Con quella mascella da boscaiolo di città, quei tirabaci brizzolati che gli scendono sulla fronte lunga lunga e quel suo incedere molleggiato che sembra rispecchiarne lo slang austral- slavo:«Se no gioco mi aruginisco... », rideva. E infatti, ora che gioca, brilla. Brilla come in quella sera dic oppa Uefa a San Siro. È il 2002 e Kalac, dopo aver giocato con Sydney Croatia e Leicester è arrivato in Olanda, al Roda, avversario di un Milan sciagurato che si affida a Josè Mari e Javi Moreno. Nel ritorno degli ottavi i rossoneri finiscono nella sua tela e il Ragno riesce a portare le squadre ai rigori, parandone anche un paio. Il Milan passerà il turno e Kalac passerà al Perugia. Qui, in tre anni, piglierà gol da Nesta e Gattuso, ma mai da Shevchenko; qui gli capiterà di investire in uscita Pippo Inzaghi. Da qui Ariedo Braida lo porterà a Milanello. Fuori dal campo Kalac si gode la vita con serenità.



    (ilgiornale.it)

    STORICA PRIMA VOLTA

    ZURIGO - Ieri, nell'ambito di una suggestiva cerimonia, il Segretario Generale della Fifa Jerome Walcke ha consegnato al Vicepresidente Vicario del Milan Adriano Galliani il badge d'onore per la vittoria della squadra rossonera nel Mondiale per Club 2007 in Giappone. Questo nuovo badge, assegnato per la prima volta in assoluto nella giornata di oggi ad una squadra di club dalla Fifa, verrà conferito d'ora in poi alle squadre che trionferanno ogni anno nella Fifa Club World Cup.

    Con il badge della squadra campione del mondo a livello di club, ha scritto ieri ufficialmente il Sito ufficiale della Fifa, fifa.com, la Federazione internazionale del calcio intende premiare ogni anno i vincitori del titolo mondiale e sarà riservato, dopo il Milan, anche ai successivi vincitori del grande evento. "Il Milan è estremamente orgoglioso di essere il primo club al mondo - ha dichiarato oggi Adriano Galliani a Zurigo - a poter indossare sulla propria maglia il badge mondiale della Fifa. La storia del Milan è legata a doppio filo ai grandi eventi internazionali come la Fifa Club World Cup. Il nostro trionfo in Giappone è considerato una pietra miliare della nostra attività sia da parte della nostra società che da parte dei nostri tifosi".

    Ricardo Kakà è stato invece eletto il Miglior giocatore della più recente edizione della Fifa Club World Cup. Kakà ha dichiarato: "Questo badge è una grande idea. Questo simbolo ricorderà a tutti noi che siamo il club campione del mondo e che fino al prossimo mese di Dicembre nessuno potrà fregiarsi di questo titolo. Sarebbe fantastico rivincere la Champions League per poter difendere nuovamente in Giappone, a dicembre, questo storico titolo".

    Il Milan, conclude il sito della Fifa, potrà esibire sulla propria maglia questo badge d'onore fino al fischio finale della prossima Finale mondiale di Yokohama della Fifa Club World Cup.



    (acmilan.com)
     
    Top
    .
1662 replies since 8/8/2007, 09:39   14444 views
  Share  
.