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  1. Bari91
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    IL MILAN GENERA SE STESSO



    I giovani del Milan fanno gola a mezza Serie A. Vengono dal Settore Giovanile, dove da una decina d'anni a questa parte gli immortali di Berlusconi e di Sacchi tutelano la prosecuzione della specie...




    MILANO - Caro Arrigo, sei diventato nonno...Senza che Sacchi ce ne voglia, l'estate in corso non sta facendo altro che irradiare su mezza Serie A l'onda lunga di quella che in molti ancora oggi definiscono la Squadra Perfetta, ovvero il primissimo Milan di Silvio Berlusconi. I meccanismi della proprietà transitiva sono semplici e immediati: quasi tutti i campioni del Milan 1987-91 sono diventati allenatori. Quindi i vari Tassotti ed Evani, Filippo Galli e Franco Baresi, Donadoni e Gullit, Rijkaard e Van Basten sono, mezzo mondo li ha ribattezzati così, i figli di Sacchi. Ergo, i giovani talenti che tante risorse stanno portando al Milan sono di fatto e a tutti gli effetti i nipotini.

    Fino agli sgoccioli dello scorso millennio, infatti, i prodotti del settore giovanile del Milan erano di categoria fra Serie B e C. Senza fare troppi nomi, da Rabito a De Zerbi, da Lantignotti a Gasparetto, questa era la situazione. Senza infamia assolutamente, ma anche senza lode. Oggi, invece, se esci dal settore giovanile rossonero in generale e dalla Primavera in particolare, sei quasi automaticamente di categoria in Serie A. L'onda c'è ed è tutt'altro che anomala: Donadel, Borriello, Sammarco, Matri, Astori, Abate, Marzoratti, Antonini e altri ancora. Cos'è cambiato? La ricerca della battuta ci ha portato sui figli e sui nipoti. Con uno sforzo di retorica, arriviamo invece a stretto contatto con l'immortalità rossonera.

    I molti e non trascurabili milioni di euro che arrivano nelle casse rossonere, che i bilancisti chiamano plusvalenze (partono tutti infatti da costo zero) e che i più inesperti chiamano risorse, portano con sè una griffe doc. Donadel, Antonini e Sammarco? Sono figli di Mauro Tassotti e hanno vinto con lui il "Viareggio" del 2001. Matri, Marzoratti e Abate? Sono della Primavera allenata da Franco Baresi. Di Gennaro? Lo ha forgiato Filippo Galli. Paloschi? E' made in Evani ed è stato rifinito sempre da Galli. Sono loro, i nostri immortali, è il frutto del loro lavoro che aiuta la società a colmare il gap con i fatturati infinitamente più corposi delle società inglesi e spagnole. Il Milan che si nutre del proprio cordone ombelicale con un recente passato carico di gloria è qualcosa di unico.

    Come sempre.





    (acmilan.com)

    LA CLASSIFICA DEL CALCIO



    La Finale di Libertadores sarà fra Fluminense e Liga Quito. Non ci sarà il Boca Juniors. Almeno fino al dicembre 2009 nessuno potrà mettere in discussione il primo posto del Milan fra i Club più titolati al mondo.




    MILANO - Non è e non sarà mai tifo contro. Ci mancherebbe, fra grandi società che hanno vinto tantissimo e che si incontrano in grandi circostanze e su grandi palcoscenici, innanzitutto, una cosa: rispetto. Però se dal Brasile arriva la notizia che il Boca Juniors, protagonista nel dicembre scorso della sfida sul Tetto del mondo con il Milan a Yokohama, non potrà rivincere la Libertadores e quindi nemmeno il Mondiale per Club, in casa rossonera la soddisfazione c'è ed è legittima. Perchè? Ma almeno fino a dicembre 2009 il Milan è certo di rimanere il Club con più trofei internazionali (18) vinti al mondo. Contro i 17 del Boca Juniors, che resterà a quella quota vista la sua eliminazione dalla semifinale della Champions sudamericana.

    La classifica dei Club più titolati nelle coppe internazionali non è propaganda. E' storia, è prestigio. E' riconoscimento, come conferma un capitolo importante del voluminoso spazio dedicato al calcio da Wikipedia, la libera enciclopedia virtuale che fa proseliti in tutto il mondo. Così come è importante il Ranking europeo Uefa, riscoperto da moltissimi tifosi rossoneri proprio negli ultimi giorni. La graduatoria dei Club più titolati al mondo prende in considerazione solo le competizioni in cui queste squadre si misurano, ovvero i trofei internazionali. Tanto per citare due esempi, il Real Madrid in Spagna, i Rangers Glasgow in Scozia: hanno vinto tanto nel loro paese, ma sul piano nazionale non si misurano con Milan, Manchester United, Bayern Monaco e così via.

    Ergo, la Fifa Club World Cup alzata al cielo del Giappone dal Milan il 16 dicembre 2007 (giorno del compleanno numero 108 della società rossonera) resterà il trofeo che consente al Milan di fregiarsi dello Scudetto Fifa fino al dicembre di quest'anno e per molti altri mesi ancora della definizione di Club più titolato al mondo. In particolare la Coppa nella foto è stato il pensiero fisso di tutto lo staff di Milanello (allenatore, tecnici, preparatori, medici, giocatori) per tutti i primi quattro mesi della scorsa stagione. Nella testa dei campioni rossoneri e di tutti i componenti il team era quel qualcosa in più che si poteva fare il Milan, quel titolo che mancava anche dalla bacheca personale di tanti grandi giocatori della rosa.

    Il Mondiale per Club non sono due partite e via. Intanto, perchè per parteciparvi bisogna aver vinto la Champions League e poi perchè a livello di obiettivi della preparazione e di concentrazione a vari livelli assorbe tante energie, sia nei mesi che precedono la competizione, sia nelle settimane che la seguono. E poi è importante: altrimenti non se ne sarebbe parlato così tanto all'epoca di Yokohama 2003. Delle competizioni che generano grande eco quando una grande italiana le perde, è onesto e corretto che si parli con rispetto quando la stessa grande italiana vince. E lo stesso discorso, in fatto di energie dedicate e di riconoscimenti da tributare, vale per la Super Coppa Europea che ad oggi è il diciassettesimo dei 18 allori inanellati dal Milan italiano, europeo e mondiale.

    CLASSIFICA DEI CLUB PIU' TITOLATI NELLE COPPE INTERNAZIONALI
    1. MILAN 18 (1 Fifa World Cup, 3 Intercontinentali, 7 Coppe dei Campioni/Champions League, 5 Super Coppe Europee, 2 Coppe delle Coppe)
    2. BOCA JUNIORS 17 (fra cui 3 Intercontinentali e 6 Libertadores)
    3. INDEPENDIENTE 15 (fra cui 2 Intercontinentali e 7 Libertadores)
    3. REAL MADRID 15 (3 Intercontinentali, 9 Coppe dei Campioni/Champions League, 2 Super Coppe Europee, 1 Coppa Uefa)
    5. AL AHLY 12 (5 Champions League d'Africa, 3 Super Coppe d'Africa, 4 Coppe delle Coppe d'Africa)
    6. JUVENTUS 11 (2 Intercontinentali, 2 Champions League, 2 Super Coppe Europee, 1 Coppa delle Coppe, 3 Coppe Uefa, 1 Intertoto)
    6. LIVERPOOL 11 (5 Coppe dei Campioni/Champions League, 3 Super Coppe Europee, 3 Coppe Uefa)
    6. SAN PAOLO 11 (fra cui 3 Intercontinentali e 3 Libertadores)
    9. AJAX 10 (2 Intercontinentali, 4 Champions League, 2 Super Coppe Europee, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppe Uefa)
    10. PENAROL, NACIONAL MONTEVIDEO e AL ZAMALEK 9
    13. BAYERN MONACO, OLIMPIA ASUNCION, AMERICA Città del Messico, BARCELLONA e ETOILE DU SAHEL 8
    18. INTER e CRUZEIRO 7
    20. KABYLIE (Algeria), AL HILAL (Arabia S.), PORTO, SANTOS e MANCHESTER UNITED 6.

    La classifica si apre e si chiude con il Manchester United. A cui va fin d'ora l'inbocca al lupo più sentito per le grandi sfide che attendono la mitica squadra inglese a Montecarlo contro lo Zenit San Pietroburgo per la Super Coppa Europea ad agosto e nel Mondiale per Club a dicembre. Questo anche e soprattutto in segno di ringraziamento per le bellissime parole usate da Sir Alex Ferguson e da Rio Ferdinand, all'indirizzo del Milan e del rango internazionale del Milan, nell'immediato post-partita della Finale di Champions League disputatasi lo scorso 21 maggio a Mosca e sancita dalla vittoria dei Red Devils ai calci di rigore contro il Chelsea nella sfida tutta inglese.




    (acmilan.com)
     
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1662 replies since 8/8/2007, 09:39   14555 views
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