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  1. Bari91
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    IL PREDESTINATO

    Al debutto in serie A, dopo 18 secondi dall'entrata in campo Alberto Paloschi con un gol straordinario decide la sfida con il Siena. Per il diciottenne si tratta del terzo gol i tre gare ufficiali con la maglia del Milan

    MILANO - Alberto Paloschi, segnatevi questo nome. Classe 1990 è lui a regalare al Milan 3 punti fondamentali nella difficile sfida con il Siena, è lui a farlo nel giorno del suo debutto in serie A, è lui a farlo dopo circa 18 secondi dalla sua entrata in campo al primo pallone toccato. I segnali del predestinato ci sono tutti.

    Doveva essere la giornata della strana coppia Inzaghi-Ronaldo e invece il diciottenne di Chiari ha sovvertito ogni ordine di pronostico. Lo ha fatto con la feddezza disarmante dell'attaccante consumato. Dopo 18 secondi dalla sua entrata in campo il Palo non ha nemmeno avuto l'opportunità di provare l'emozione di un debutto, la possibilità di scaldare i muscoli, appena intravisto il lancio di Seedorf ha scaricato con potenza e precisione alle spalle di Manninger, trovando l'esatta combinazione di una partita bloccata.

    Per Alberto Paloschi 18 anni compiuti il 4 gennaio si tratta del terzo gol in tre partite ufficiali con la maglia del Milan.

    Segnatevi il nome di Alberto Paloschi anche in virtù della scelta fatta da Carlo Ancelotti nei confronti di questo ragazzo. L'allenatore rossonero lancia i giovani alle prime armi solo se certo che essi abbiano il dna dei fuoriclasse, quello per intenderci dei Pato e dei Kakà. Richiamare il ragazzo alla vigilia di uno scontro fondamentale per la stagione, sottrarlo alla Primavera di Filippo Galli impegnata nel torneo di Viareggio equivale difatto a considerarlo pronto per il grande salto, pronto a duettare con Ronaldo, Inzaghi o Gilardino, pronto a dettare il passaggio di un Seedorf o di un Kakà.



    (acmilan.com)
     
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  2. Bari91
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    Milan, è baby boom


    Paloschi segna, Ancelotti commosso
    Galliani: «L'ho richiamato io»

    MILANO
    Pato più Paloschi, uguale Patoschi. Prepariamoci all’ennesimo tormentone dopo la scoperta del baby rossonero che, parole di Adriano Galliani, «domenica sera ho ordinato di riprendere dal torneo di Viareggio dopo l’infortunio di Pato, così in attacco abbiamo anche il Pa-Pa». Adesso i fenomeni non sono soltanto quelli che scendono in campo. Il Gallianone ha la sfera di vetro e vede nel futuro. Forse sapeva che il ragazzo, nato il 2 gennaio 1990 a Cividate al Piano in provincia di Bergamo, sarebbe stato determinante, avrebbe tenuto il Milan in corsa per un posto in Champions. Meno male che non ha anche detto che era sicuro che avrebbe segnato il gol-partita. E che gol: lancio profondo di Seedorf destro al volo in corsa nell’angolo alla sinistra di Manninger. Una rete strepitosa da attaccante che ha numeri importanti. Bisogna avere qualità e faccia tosta per compiere quel gesto tecnico a freddo. Fatto storico: il baby, che è più giovane di Pato di quattro mesi, era entrato in campo da 20 secondi appena.

    Ancelotti prima ha riso, poi siccome ha un cuore tenero si è perfino commosso. Sky l’ha colto con l’occhio umido, mentre scuoteva il testone e diceva: «Non è possibile». Già, il calcio è strano. Rischi di non vincere la partita con giocatori a corto di condizione e pronti per essere serviti sul carrello dei bolliti (età media di ieri 33 anni), e ti ritrovi la vittoria in tasca grazie a un pivellino che un’emozione come quella di ieri poteva soltanto sognarla. Paloschi ha risolto una partita molto incasinata. Carletto aveva provato a battere il Siena con Ronaldo che ha giocato per un tempo in pigiama e ciabatte e con Inzaghi, reduce da una lunga assenza. Tentativo avventuroso e soprattutto inutile.

    Il colpaccio alla squadra dei matusa è riuscito grazie a questo ragazzino che al Milan non è costato niente. Utilizzarlo subito sarebbe stato forse troppo, Carletto ha preferito l’usato sicuro prima di dare spazio al nuovo fenomeno che cuce la bocca anche a Moratti. Il presidente interista qualche giorno fa: «Pato è costato oltre venti milioni, mentre Balotelli l’abbiamo pagato 350 mila euro». Purtroppo per lui nella corsa al ribasso, il Milan è balzato al comando. Prezzo di Paloschi: euro zero. Prelevato sette anni fa dalla Civitadese e inserito nelle giovanili rossonere grazie al fiuto di Chicco Evani, Alberto è cresciuto nella Primavera di Filippo Galli e ha dimostrato di essere così bravo che è già stato inserito nella lista B della Champions. Lo volevano Rimini e Lecce. Nulla da fare, Ancelotti, in grave emergenza attaccanti, ne ha bloccato il prestito. Gli sono valsi il lasciapassare per l’Europa i due gol segnati al Catania in Coppa Italia. Quello di ieri è una conferma di cose già note, un di più. Galliani a fine partita ha atteso il ragazzo, che a luglio sosterrà la maturità scientifica, al culmine della scaletta che porta negli spogliatoi. Un grande abbraccio e il solito sorrisone delle grandi occasioni. Poi una massima da ricordare: «Il problema nel calcio non è essere giovani o meno giovani. È essere bravi o non bravi. Non dimenticate che Paloschi ha segnato tre gol e tutti a difese di serie A».

    Ripresosi dall’emozione, Ancelotti, ovviamente, ha detto che lui ci credeva: «In allenamento avevo capito che la qualità c’era. Lui è un predestinato: tre gol in una partita e due spezzoni. È il nostro attaccante con la percentuale-gol più alta. Ora diamogli la possibilità di crescere, credo che mercoledì nel recupero con il Livorno partirà titolare. Anch’io al debutto ho sfiorato il gol dopo un minuto che ero in campo». Dai grandi ha già imparato l’esultanza. La corsa verso la bandierina del calcio d’angolo impugnata come un trofeo di guerra.

    A fine partita, anche per l’emozione, non riusciva a fare pipì ed è rimasto a lungo all’antidoping. Poi ha portato la sua faccia da bravo ragazzo che ha soltanto il foglio rosa e agli allenamenti va con un bus, davanti alle telecamere, autodenunciandosi subito come amico di Balotelli: «Vedo spesso Mario fuori dal campo. Dedico il gol alla famiglia e non mi esalto. Sto al mio posto, ho tanto da imparare. Soprattutto da Inzaghi che è il mio modello di attaccante». Nota a margine: dopo il gol, gli ultrà rossoneri hanno insultato più Balotelli che esaltato il ragazzino tutto casa, scuola e calcio. Dov’è la novità?



    (lastampa.it)
     
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  3. Bari91
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    UMILTA' DA FENOMENO

    La cultura del lavoro e la grande umiltà. Queste le caratteristiche fondamentali di Paloschi, nuovo fenomeno rossonero. Chicco Evani prevede per lui un grande futuro


    MILANO - Chicco Evani allenatore degli Allievi Nazionali rossoneri conosce bene Alberto Paloschi. Con il baby fenomeno Evani si è infatti laureato campione d'Italia nella passata stagione. Il maestro descrive così l'allievo prediletto:

    "Vedere Alberto segnare a San Siro con la maglia della prima squadra è stato per me un motivo di grandissimo orgoglio. Nei 2 anni con lui ho provato a trasmettergli le mie esperienze e le mie conoscienze. Questo tuttavia è un ragazzo straordinario con una grande cultura del lavoro ed enormi capacità di apprendimento. Alberto è un ragazzo che si diverte, aspetta solo il momento di poter giocare. La caratteristica più importante che lo aiuterà a diventare un giocatore fondamentale per la prima squadra è l'umiltà sua e della sua famiglia. Alberto ha la fortuna di poter contare su genitori con i piedi per terra e nel calcio giovanile questo è fondamentale"

    Dal punto di vista tecnico Paloschi è un attaccante moderno che sa fare reparto da solo. E' anche molto generoso, fa grande movimento e spende tante energie in campo. Proprio per questa sua caratteristica talvolta arriva poco lucido in area di rigore, ma con questa mentalità, con questo senso della squadra farà davvero tanta strada. Nei primi anni non era un grande realizzatore, oggi sotto porta è diventato spietato. Questo lo deve al lavoro e al grande impegno. Alberto non nasce talento naturale come un Di Gennaro, Alberto è un giocatore che ha saputo costruirsi di stagione in stagione. E' migliorato tantissimo e continuerà a farlo. Sono davvero orgoglioso di lui. Il gol con il Siena? Incredibile freddezza ed esplosività, ma già nella passata stagione nella finale del campionato contro il Genoa fece un gol simile. Vedrete saprà riconfermarsi.





    (acmilan.com)
     
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  4. G & G
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    Grandissimo Paloschi
     
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  5. Bari91
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    Ronaldo dice basta a giugno? E il Milan si cautela...


    Sempre più a terra il Fenomeno, sul cui rinnovo deciderà Milan Lab. Ma potrebbe dire basta lui stesso: in stand by Pozzi e Borriello.


    Ronaldo non giocherà domani con il Livorno, nemmeno con il Parma e la gara contro l'Arsenal è in serio dubbio. A Milanello inizia a girare la voce che vuole il Fenomeno ormai desolato e depresso, prossimo al ritiro a giugno se le sue condizioni non miglioreranno. L'alternativa è tornare in patria al Flamengo.

    Il Milan, di sicuro, ora ha ben poche certezze sul verdeoro e, prima di rinnovargli il contratto, ci penserà molto attentamente. "Deciderà Milan Lab", ha detto Galliani, che inizia però a sondare il mercato alla ricerca di alternative. I rossoneri in realtà pensano a due giocatori di casa, pronti a tornare in rossonero se la società lo vorrà: Marco Borriello e Nicola Pozzi. Anche se il sogno rimane Didier Drogba...



    (goal.com)
     
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  6. Bari91
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    IN ANSIA PER RONIE


    Il Milan non va oltre l'1-1 con il Livorno ma soprattutto perde Ronaldo per infortunio. Il brasiliano entrato al 15' della ripresa si accascia in area di rigore ed esce dopo pochi minuti tra le lacrime.



    MILANO - Si conferma squadra ostica il Livorno, capace già nel corso del campionato di strappare punti a compagini di rango come Inter, Roma e Udinese. I rossoneri non vanno oltre l'1-1 e perdono l'occasione per superare la Fiorentina in zona Champions League.

    Ben oltre il risultato il grande dispiacere va tuttavia a quanto accaduto a Ronaldo. Il brasiliano infatti entrato in campo al 57' è stato costretto a lasciare il terreno di gioco dopo pochi minuti a causa di un serio infortunio. Per lui si parla di un problema al ginocchio sinistro. Il tutto avviene al 15' della ripresa, Oddo mette in area un traversone intercettato di mano da Vidigal, Ronaldo nel tentativo di staccare ed intercettare il pallone crolla a terra tenendosi il ginocchio. La sensazione che si tratti di qualcosa di serio viene subito percepita dai compagni che chiamano l'intervento dei sanitari. Il giocatore dopo pochi minuti lascia il campo in lacrime coprendosi il volto.

    Il conseguente calcio di rigore viene trasformato da un freddissimo Andrea Pirlo bravo a spiazzare Amelia. E' il gol del pareggio rossonero che arriva dopo 10 minuti dal vantaggio livornese.

    Dopo un primo tempo equilibrato infatti gli uomini di Camolese sfruttano una leggerezza difensiva dei rossoneri ed inseriscono nello spazio Pulzetti che con una splendida conclusione batte Kalac sotto l'incrocio dei pali.

    Nel secondo tempo escono Paloschi e Gilardino e lasciano spazio a Inzaghi e Ronaldo il quale viene sostituito dopo l'infortunio da Serginho. Il Livorno che rinuncia a Tavano uscito al termine del primo tempo per un problema muscolare subisce il ritorno dei rossoneri che come detto raggiungono il pareggio dal dischetto.

    I minuti finali della gara vedono Ambrosini e compagni spingere alla ricerca della vittoria ma è il Livorno ad andare vicino al colpo grosso ancora con Pulzetti che non sfrutta un traversone di Rossini.

    Svanisce dunque l'opportunità di superare la Fiorentina al quarto posto in classifica ma ai rossoneri in questo momento più di ogni altra cosa interessa conoscere la condizione di Ronaldo.





    (acmilan.com)
     
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  7. G & G
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    il Mio commento su questa notizia rimane quello del topic ufficiale Milan-Livorno
     
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  8. Bari91
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    SOLO RONIE


    Il pareggio con il Livorno, la classifica, i prossimi impegni...un attimo. Tutto può e deve attendere. Oggi, nella testa e nel cuore dei tifosi del Milan, è SOLO il giorno di Ronie


    MILANO - Non può finire così. Le Leggende non passano mai. Speriamo che ieri sera non si sia spenta una luce. Sono solo alcuni delle frasi raggruppate nelle migliaia di lettere, mail e messaggi che stanno raggiungendo la sede del Milan in via Turati, l'Ufficio stampa rossonero e la redazione di Milan Channel e del Sito ufficiale.

    Tra le numerosissime, sentite, enormi, dimostrazioni d'affetto dei milanisti, c'è chi non è riuscito a dormire questa notte, chi si augura che abbia dormito Ronie. C'è anche già un blog, fenomenononmollare, a dimostrazione dell'impatto che hanno avuto sugli appassionati di calcio quel piccolo cratere che si è aperto sul ginocchio di Ronaldo nell'area di rigore del Livorno e le successive lacrime.

    Ronie, Ronie e ancora Ronie. Il Milan, che rimarrà vicinissimo al fuoriclasse brasiliano come società, e i mezzi di comunicazione ufficiale rossoneri daranno spazio e voce a tutti i tifosi che vogliono fare arrivare il loro incoraggiamento il più vicino possibile al cuore di Ronaldo. Un Fenomeno. E i Fenomeni non mollano. Parola dei tifosi, degli innamorati del Milan. La parola anche di quel tifoso che, ci ha scritto, avrebbe preferito farsi male lui...



    (acmilan.com)
     
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  9. szmax
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    CRACK RONALDO: 1 ANNO DI STOP, CARRIERA A RISCHIO

    MILANO - Come si temeva. L’infortunio occorso a Ronaldo nel recupero di campionato tra Milan e Livorno è di seria entità. Il fuoriclasse brasiliano, infatti, si è procurato la rottura totale del tendine rotuleo del ginocchio sinistro. Il 'Fenomeno' era entrato nella ripresa al posto di Gilardino e dopo appena due minuti, nell’azione del rigore concesso alla squadra rossonera, si è accasciato a terra nell’area di rigore avversaria a causa di una torsione innaturale del ginocchio. Anche il portiere del Livorno Amelia, che al momento dell'accaduto era molto vicino a Ronaldo, ha confessato ai giornalisti a fine partita: “Non sapete che rumore ho sentito...”. Il giocatore è stato subito trasportato in ambulanza all’ospedale 'Galeazzi', dove la risonanza magnetica ha confermato il grave 'crack' all’arto interessato. Ad accompagnarlo c'era Leonardo, direttore operazioni dell'area tecnica del Milan, a cui Ronaldo avrebbe confidato negli spogliatoi di 'San Siro': "È come l'altra volta...", chiaro riferimento al precedente infortunio patito con la maglia dell'Inter. Subito dopo il suo arrivo è giunto il suo compagno e grande amico Clarence Seedorf, successivamente è stata la volta di Marcos Cafu. Per 'Ronie' stagione finita: si parla di uno stop tra i 9 e i 12 mesi, che ne mette a rischio addirittura il proseguimento dell’attività agonistica. Ronaldo, che dopo le visite di rito al nosocomio meneghino ha raggiunto la sua abitazione assieme alla fidanzata Maria Beatriz, si sottoporrà all'intervento chirurgico quest'oggi all'Ospedale 'Pitiè Salpetriere' di Parigi sotto le cure del professor Gerard Saillant, colui che l'aveva già operato il 13 aprile del 2000 dopo l'infortunio al tendine rotuleo del ginocchio destro procuratasi nella finale di andata di Coppa Italia tra Lazio e Inter giocata allo stadio 'Olimpico', all'epoca della sua militanza in nerazzurro.

    Fonte: calciomercato.it
     
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  10. Enry 21
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    Mi dispiace tantissimo... :cry: :cry: :cry:

    spero di rivederti presto in campo..... anche se sono Doriano....
     
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  11. LordBamba
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    Pekkato.. xò dai era stato troppo forzato... mi dispiace molto per lui

    anche se tifo Juve spero che ridiventi il fenomeno di un tempo...
     
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  12. Bari91
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    impossibile ormai, è sempre un gran fenomeno col suo fiuto da gol, ma difficilmente ritornerà a esserlo quello di una volta!
     
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  13. G & G
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    CITAZIONE (Bari91 @ 14/2/2008, 18:31)
    impossibile ormai, è sempre un gran fenomeno col suo fiuto da gol, ma difficilmente ritornerà a esserlo quello di una volta!

    E' Inutile essere così pessimisti, Perchè come ho detto già se c'è la volonta e la forza di reagire da parte di Ronaldo può battere qualunque infortunio anzi io pensavo che almeno i milanisti fossero un pò più ottimisti Sono 9 mesi di riabilitazione non sei aggiornato l'operazione è riuscita e Galliani ha detto che è decisamente meglio dell'infortunio del 2000 ci vuole solo che lui abbia la forza di reagire, non sarà facile,Però dai un pò di ottimismo un poò di augurio da parte nostra ci stà. Nella Vita esistono anche i miracoli e se lassù qualcuno vuole che Ronaldo Abbia ancora la forza di tornare a giocare e che non è finita lo decide soltanto il destino e nessuno può prevedere il destino, e non dico altro, poi dite quello che volete Buonanotte :)
     
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  14. Bari91
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    In bocca al lupo, Fenomeno

    Quando mercoledì sera è uscito in barella dal campo, nel secondo tempo del recupero di campionato tra AC Milan e AS Livorno Calcio, si è capito subito che si trattava di un infortunio grave. L’ennesimo. Ronaldo ha riportato la rottura totale del tendine rotuleo del ginocchio sinistro ed è già stato operato alla clinica Pitiè-Salpetriere di Parigi dall’equipe del professore Gerard Saillant, la stessa che otto anni fa gli ricostruì il ginocchio destro. Molti temono la fine della carriera del Fenomeno, Saillant ha lasciato aperta una porta: “Ora dovrà sottoporsi a una rieducazione che durerà nove mesi, poter continuare a giocare dipenderà da lui”. E tutti gli appassionati di calcio incrociano le dita.

    Aspetto psicologico
    “Il recupero ottimale e il ritorno in campo dipendono da come andrà la riabilitazione, ma soprattutto da Ronaldo”, ha osservato Saillant, “L’operazione è riuscita ma oltre alla riabilitazione fisica, bisogna valutare le motivazioni. Insomma sul recupero totale incide l’elemento psicologico, oltre a quello fisico”. Fondamentale secondo il professore sarà conoscere le intenzioni del giocatore. “Tutto sta nel sapere quali sono i suoi progetti, se vuole continuare a giocare o vuole smettere prossimamente. Credo che dipenda dalla sua lesione, ma anche da lui e dalla sua volontà di fare sacrifici, sapendo che a 31 anni non è facile come a 20”.

    Costante infortuni
    Gli infortuni sono stati una costante nella carriera del “Fenomeno”. Dopo la Coppa del Mondo FIFA™ 1998, quando fecero il giro del mondo le immagini del giocatore che scendeva barcollante dalla scaletta dell’aereo che riportava il Brasile in patria dopo la finale persa con la Francia, rientrò in Italia – all’epoca era in forza all’FC Internazionale Milano – con una tendinopatia rotulea. Si cominciò a parlare di intervento chirurgico, poi il 21 novembre il crack nella gara contro l’US Lecce: lacerazione parziale del tendine rotuleo destro.

    Ricaduta
    Dopo l’operazione a Parigi con il professor Saillant e la lunga fisioterapia, Ronie tornò in campo il 12 aprile 2000 contro la S.S. Lazio. Tutta Italia lo applaudì, ma il dramma era dietro l’angolo: dopo sei minuti il ginocchio cedette e il brasiliano si lacerò completamente il tendine operato. Nuovo intervento chirurgico il giorno successivo, effettuato sempre da Saillant, e nuova ed estenuante riabilitazione. Il professore lo dichiarò clinicamente guarito l’8 marzo 2001, ma il ritorno in nerazzurro ci fu solo la stagione successiva, in cui riportò uno stiramento al bicipite femorale destro e uno al bicipite femorale sinistro.

    Al Real Madrid
    Nel giugno 2002, fresco di vittoria nel mondiale, il Fenomeno si trasferì al Real Madrid CF dopo lo scudetto perso il 5 maggio e la rottura con il tecnico Héctor Raúl Cúper. Con le merengues trascorse tre stagioni tranquille, ma poi un nuovo stop: distorsione dei legamenti posteriori del perone sinistro contro il Club Atlético de Madrid, che lo costrinse a tre mesi di inattività.

    Calvario
    Con il Milan, dopo i sei mesi della scorsa stagione, quest’anno è stato un calvario: lesione del muscolo semitendinoso del bicipite della coscia sinistra il giorno della presentazione della maglia, con parecchie complicazioni e polemiche per una diagnosi iniziale sbagliata; problema al polpaccio durante il riscaldamento pre-sostituzione prima della gara con l’SL Benfica; esclusione dal Mondiale per Club.

    Gli incoraggiamenti
    A Ronaldo sono arrivati tanti incoraggiamenti e messaggi affettuosi illustri. Gli ha telefonato il presidente rossonero Silvio Berlusconi (L'ho invitato a credere in se stesso, ha grandi potenzialità fisiche e penso possa ritornare dopo qualche mese di recupero il campione che conosciamo), gli ha rivolto gli auguri quello nerazzurro Massimo Moratti. Lo ha rincuorato anche Piero Volpi, suo ex medico all’Inter, che si è detto convinto che possa tornare a giocare. Dire addio a 31 anni – per un campione che ha vinto due Palloni d’Oro, due campionati del mondo e ha realizzato quasi 300 reti – sarebbe un vero peccato. I tifosi, non soltanto quelli milanisti, sperano che Ronaldo possa vincere questa partita.



    (uefa.com)
     
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  15. Bari91
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    CALCIO: SERIE A, IL MILAN SI SVEGLIA TARDI E IMPATTA COL PARMA


    Parma, 16 feb. - (Adnkronos) - Secondo pareggio consecutivo dopo quello con il Livorno per il Milan che non riesce ad andare oltre lo 0-0 nella trasferta contro il Parma, nel secondo anticipo della 23esima giornata della Serie A. I rossoneri si svegliano solo nella ripresa con l'ingresso di Pirlo e Gilardino, e non riescono a superare gli emiliani, protagonisti di un'ottima partita. Pari prezioso per il Parma che sale a 21 punti, mentre il Milan si porta a quota 38 e aggancia temporaneamente la Fiorentina al quarto posto. Parma nettamente superiore al Milan nel primo tempo del 'Tardini'. Gli emiliani sono intraprendenti e aggressivi, e costringono i rossoneri a ripiegare. Ordinata e attenta, la squadra di Di carlo gioca in scioltezza mettendo spesso in affanno la retroguardia rossonera. Carlo Ancelotti pensa alla Champions e alla gara contro l'Arsenal, e si affida al turn-over. Inzaghi unica punta pero', e' troppo isolato, e la mancanza di Pirlo a centrocampo si fa sentire. Cosi' il gioco dei rossoneri non riesce a prendere forma e le azioni piu' pericolose sono affidate a qualche iniziativa isolata di Kaka'. Il Parma non riesce a segnare, ma si rende pericoloso in due occasioni, con un colpo di testa di Reginaldo e una mancata deviazione di Pisanu da ottima posizione. Il primo tempo negativo del Milan e' evidenziato dal singolare infortunio che colpisce Nelson Dida. Il portiere brasiliano in panchina, accusa un forte mal di schiena ed e' costretto a lasciare il campo in barella.




    (iltempo.it)
     
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1662 replies since 8/8/2007, 09:39   14444 views
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