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Danilo Ultras.
Il nostro nome e la nostra storia...bentornata Reggina!
Era passato più di un anno da quella mancata iscrizione al campionato di Lega Pro che aveva posto fine, difatti, alla vecchia Reggina Calcio. Società già di suo costituiva trentennio favoloso (almeno per una parte, un pò meno per l'altra) e inoltre aveva ereditato il patrimonio precedente che, partendo dalla data di creazione, contava oltre 100 anni di storia. E così Reggio Calabria si trovava privata della squadra di calcio rappresentativa, con la conseguenza perdita del professionismo che ormai non accadeva da decenni. Bisognava rifare tutto daccapo, partire da zero. Un gruppo di imprenditori accetta la scommessa, ma non può chiamarsi ancora col nome originario. Alla fine si opta per il nome della città, scelta decisamente più giusta. Il ritardo, inevitabile, nel programmare la stagione, le difficili condizioni di allenamento (la squadra non aveva un campo di allenamento nei primi mesi ed utilizzava per tutto il solo Granillo, deteriorando il manto erboso) e ancora i dubbi della piazza sul fatto che questa sia o meno la prosecuzione della Reggina, non hanno contribuito ad un campionato difficile come quello di Serie D, ma alla fine la Reggina si piazza quarta disputando anche i playoff, persi però contro la Cavese. La società, comunque, prova la carta del ripescaggio conscia del fatto di essere tra gli ultimi in graduatoria. Ma si sa, nella vita tutto torna, e forse era destino che la compagine amaranto fosse una delle poche idonee tra quelle che hanno presentato domanda. Quasi in concomitanza arriva anche la notizia che la Reggio Calabria può finalmente prendere il nome che contraddistingue la squadra cittadina. La Reggina torna di nome e di fatto, e si riappropria di ciò che era andato perduto: nome e professionismo. E imparate avversari, perchè la Reggina è dura a morire...
Danilo Ultras.