Un Jolly Roger con gli Occhiali 2.0 (ST. Pauli)

Sfida al vertice tra seconda e terza della classe, 10 punti di distacco tra le due, ma tanta tanta qualità nei ranghi delle vespe che vogliono recuperare i Jolly Rogers; il Millerton-stadion lo sente ed infatti è una bolgia per spingere i propri beniamini al +13 che sancirebbe un abisso in classifica tra le due formazioni.
Il Borussia cala gli assi, dentro Lewandowski, Mkhitaryan, Reus e Blaszczykowski, dall'altra fiducia al capocannoniere Depay con Andersen e Thy e rientri di Dumic e Barkley subito in campo.
Le squadre spingono sin da subito sull'acceleratore per portarla subito dalla propria ed infatti già al 3' c'è una grossa occasione per il St. Pauli con Thy che cerca l'Eurogoal in rovesciata su cross di Barkley, sul ribaltamento Reus fa la barba al palo difeso da Leali. I ritmi restano forsennati ed all'11' Depay insacca di testa alle spalle di Roman Weidenfeller grazie ad un cross millimetrico di Eikrem che risponde così alle voci che lo vogliono lontano da Amburgo. E' il goal numero 11 della sua stagione iniziata con un rendimento superiore alle attese.
Sembra che il goal lo abbia fatto il Borussia perchè da questo momento i padroni di casa spingono ancor più forte alla ricerca del 2-0 sin dal 13' in cui Barkley da fuori area impegna in maniera più che ardua l'estremo difensore-capitano dei gialloneri così come Tejeda prima ed Andersen sul tap-in pochi minuti dopo.
Arriviamo così al 30' quando l'esterno danese si lancia in un buco della difesa ospite e come un fulmine arriva davanti al povero Weidenfeller che nulla può sul suo lob che porta i padroni di casa sul 2-0.
Ora il St. Pauli si calma un po' ma continua a tenere il pallone che il Borussia non riesce proprio a rubare in nessuna occasione; azione manovrata che porta al 45' Eikrem a calciare, ma il norvegese scheggia il palo senza riuscire a ad insaccare.
Duplice fischio e fine del primo tempo riescono a scuotere i ragazzi di Klopp che non appena rientrano trovano subito una grande occasione con Mkhitaryan che a tu-per-tu con Leali si lascia ipnotizzare dal giovane italiano.
Fuoco di paglia quello giallonero che viene spento subito al 53' da Barkley ed Andersen che confezionano un unodue strepitoso che porta il danese davanti a Weidenfeller, ma questa volta il giovane classe '94 colpisce la traversa.
Il Borussia non riesce ad uscire ed anzi al 70' rischia di prendere il 3-0 su punizione di Emyr Huws. A nulla servono i tentativi dalla lunga di Mkhitaryian e Reus più velleitari che occasioni concrete.
Grande prova dei ragazzi di Davids che a fine partita risponde così ai giornalisti:" Sono molto contento per come abbiamo spinto nel primo tempo e gestito nel secondo, stiamo diventando una squadra matura e di questo passo possiamo puntare davvero in alto. Tejeda? Il ragazzo è un grande professionista e fino al suo ultimo giorno giocherà come oggi mettendoci tutto ciò che ha per questa maglia che ama. Non date per scontata la sua partenza perchè l'affezione a questa maglia e la nostra ambizione potrebbero stupirvi. Benzia ed Eikrem potrebbero lasciarci? Difficile, entrambi i ragazzi godono di tutto il mio favore ed il primo oggi non ha giocato per un affaticamento muscolare, mentre il secondo ha sfornato una prestazione grandiosa e credo che ancora possa migliorare molto nel nostro gioco."

MARCATORI: Depay 11', Andersen 30'.

Altra grande serata di Champions per i ragazzi di Davids che dopo il grandissimo risultato con il Borussia ora devono blindare la qualificazione come primi del prioprio girone con una vittoria contro il Newcastle, vittima sacrificale del proprio girone.
Nuova chance a Benzia che deve dimostrare di meritare il posto in una squadra che punta alla Bundesliga ed a far bene in Champions, con lui Fischer e Coman.
Il St. Pauli entra in campo troppo molle ed al 3' solo Scuffet, rispolverato per l'occasione, riesce a fermare un diagonale pericolosissimo di Obertan. Subito allora i Jolly Rogers si scuotono ed hanno due ottime occasioni prima con Fischer e poco dopo con Coman. Entrambe le squadre sono spregiudicate e puntano a segnare prima possibile per poi tenere il vantaggio, prima marcatura che arriva al 23' con Fischer, imbeccato da Benzia che insacca con un destro precisissimo.
Si susseguono occasioni da entrambi i lati Cabaye, Coman Sissoko e Benzia, ma il risultato resta sempre sull'1-0 fino al duplice fischio. Dopo la pausa tra i due tempi di gioco Obertan riesce su calcio d'angolo a portare i suoi sull'1-1.
IlSt. Pauli è però tecnicamente superiore ed assedia gli avversari con uno score di 10 tiri in porta dal 62', goal di Obertan, all' 88', goal di le Marchand, quando appunto il francese insacca dopo uno scambio ad altissimo coefficiente di difficoltà tra Benzia e Maier.

Marcatori: Fischer 23', Le Marchand 88' (STP); Obertan 62' (NEW)

Ultima grande chance per Benzia dopo la prova opaca contro il Newcastle contro l'Herta, vittima sacrificale sull'altare del St. Pauli lanciatissimo verso la vetta.
Partita che inizia con ritmi blandi ed il St. Pauli che stranamente rinuncia al pallino del gioco fino al 22' quando Depay prende in mano la partita e scartando tre uomini arriva solo davanti alla porta, ma calcia di poco a lato. un preludio del goal che arriva al 31' quando Mandela vede liberissimo Benzia in mezzo all'area che stoppa e tira insaccando finalmente il tanto agognato goal del rilancio per il giovane attaccante franco-algerino. La partita però si addormenta e se non per un colpo di testa su calcio d'angolo ed un salvataggio in area di rigore di Romagnoli non c'è nulla da raccontare fino al 59' quando Shultz sfrutta un errore di Aké e fredda Leali, incolpevole.
I ritmi salgono ed il St. Pauli spinge, assediando i giocatori della capitale, ed al 67' di nuovo Depay va vicinissimo al goal con un lob che finisce di poco a lato della porta ormai sguarnita. Anche Andersen poco dopo tenta l'affondo ma sbatte sull'ottima difesa di casa che gli toglie il pallone dai piedi poco prima di un letale diagonale da dentro l'area piccola.
Si arriva poi all'86' quando il tanto criticato Benzia serve Eikrem appostatosi fuori dall'area durante un calcio d'angolo e quest'ultimo si beve il suo diretto marcatore con una finta di tiro ed insacca con un mancino nell'incrocio dei pali.
Goalall'86' e partita in cassaforte se non per un rischio di autogoal di Romagnoli al 90' che però Leali riesce all'ultimo ad evitare, buona prova per gli ospiti che dimostrano la loro ritrovata vena offensiva e la forma di quegli elementi che più erano stati criticati ed avversati da stampa e tifo.

MARCATORI: Benzia 31', Eikrem 86' (STP); Shultz 59' (HEB).

Ennesima sfida tra le due compagini che assieme sono state promosse nella stagione 2013-2014, squadre ormai legate da un filo impossibile da recidere, tanto che Frank Kramer ed Edgar Davids ad inizio gara si salutano come se fossero due vecchi amici, nonostante prima dell'esperienza in Germania dell'Olandese mai si fossero incontrati.
La partita regala pochissime emozioni se non il goal di Mandela all'11' servito benissimo da Thy. Piuttosto tantissime le note negative, difatti Thy esce al 20' in barella e le prime indiscrezioni parlano di una lesione al legamento collaterale del ginocchio sinistro che potrebbe tenerlo fuori per almeno 3 mesi.
Come non bastasse Tejeda, forse per la tensione attorno al suo rinnovo, al 33' prende un rosso diretto per un'entrata sconsiderata su uno degli avversari. A fine gara Davids prova a giustificare il suo gesto scellerato: "Yeltsin è un bravo ragazzo e credo che in una situazione normale non avrebbe mai commesso un gesto del genere, che per fortuna non ha portato danni al giocatore avversario; certo è però che in una situazione mediatica così pesante tutti i giocatori faticherebbero a mantenere la lucidità, quindi forse voi giornalisti fareste bene a pensare un po' più al campo e meno a questi gossip che mettono solo in difficoltà ragazzi giovani come Yeltsin.".
Mentre sull'infortunio di Thy ha parlato Mauro German Camoranesi, vice di Davids, recatosi all'ospedale assieme al ragazzo: "Siamo tutti molto vicini a Lennart che sicuramente ne avrà per un bel po', ma speriamo di poterlo riabbraccare presto. Mercato? Bhè prima dovremo valutare gli effettivi tempi di recupero per capire se Benzia ed i giovani le Marchand e di Lorenzo possano bastare per sostituirlo o se piuttosto serva un innesto."

MARCATORI: Mandela 11'
NOTE: infortunio Thy (fuori 3 mesi), espulsione Tejeda (1 turno).

Ultima partita di un girone di Champions che ha stupito tutti con il trionfo dei giovani di Amburgo a 15 punti e già qualificati che incontrano uno Sporting Lisbona in cerca di una vittoria per blindare il secondo posto da un'offensiva del Newcastle. Solo ultimo il PSG che con i suoi 0 punti ha deluso tutti non qualificandosi nemmeno alla fase ad eliminazione diretta dell'Europa League.
Il St. Pauli non vuole regalare nulla e subito al 9' Fischer punta due avversari, ma il successivo tiro del danese sbatte sul palo, così come la prima conclusione di Andrè Martins per i lusitani al 19'.

I repentini ribaltamenti di fronte da un lato e dall'altro mancano di lucidità e le due squadre nonostante la forte spinta non riescono ad insaccare la palla, fino al 31' quando Fischer decide di spaccare a metà la difesa ospite passando in mezzo a due difensori avvversari e segna.
Lo Sporting vuole vincere e subito dalla battuta a metà campo riparte e coglie ferma la difesa del St. Pauli con Carrillo che solo davanti a Leali non si fa ipnotizzare e riporta la gara in parità. Continua una partita accesissima ed al 37' Tejeda, squalificato in campionato, serve di testa Coman che riporta i suoi in vantaggio.
Dopo il primo tempo però scende in campo una sola squadra, lo Sporting, ed il St. Pauli, forse per stanchezza o forse per risparmiare i propri giocatori per il tour de force tra campionato e DBF, lascia iniziativa e gioco agli avversari che ribaltano così il risultato al 50' ed al 71' con Elias ed Andre Martins.

MARCATORI: Fischer 31', Coman 37' (STP); Carrillo, Elias, A. Martins 71' (SPL)

SPOILER (clicca per visualizzare)

Mentre Davids medita il cambio di modulo (ve ne parleremo in un articolo successivo) deve superare l'ostacolo Fortuna Dusseldorf per poi approcciarsi alla gara di coppa con il Borussia Dortmund.
Un po' di riserve, ma tanti titolari e la gara si apre subito con un goal al 12', Benzia lancia Depay che sempre più capocannoniere della squadra di Amburgo con le sue 12 reti insacca e porta i suoi sull'1-0.
Il Fortuna sembra proprio non sapere da che parte prendere il 3-4-3 di Davids e poco dopo gli ospiti raddoppiano: 21' Depay vede lo scatto di Mandela che servito entra in area dove con un sinistro potentissimo ad incrociare fredda il portiere che nulla può contro questo bolide. 2-0 ed ora il momento più difficile in cui il St. Pauli deve dimostrare di avere la testa per gestire la gara.
Gli ospiti tengono palla provando qualche affondo fino al 45' quando Benzia da 30 metri si ritaglia un tiro potentissimo che però sbatte sul palo destro interno, ma Green è prontissimo sulla ribattuta e porta i suoi negli spogliatoi sul 3-0.
Escono Benzia e Depay ed entrano Fischer e Le Marchand ma la solfa non cambia e già al 46' il danese appena entrato imbeccato dall'altro danese Andersen trova un goal fotocopia di quello di Mandela.
Il 4-0 sembra non bastare ai ragazzi di Davids che 15' dopo pungono ancora con Andersen, migliore in campo per palloni giocati e corsa che salta tre difensori rossi ed insacca.
La partita si calma un po' dal 61' all' 80' perchè i padroni di casa voglioni evitare il punteggio tennistico, mentre i Jolly Rogers devono frenarsi un po' in vista del Borussia, ma all'80' vuole aggiungersi a tabellino anche Le Marchand che con uno scatto di 30 metri viene servito da Barkley ed insacca.
Risultato tennistico appurato i ragazzi di Davids tengono palla in un lungo torello fino a fine gara, ora sotto con il Borussia!

MARCATORI: 12' Depay, 21' Mandela, 45' Green, 46' Fischer, 61' Andersen, 80' Le Marchand.

Big match negli ottavi di finale della DFB-Pokal chhe vede scontrarsi ad Amburgo, al Millerton Stadion, le due compagini al secondo, St. Pauli, e terzo posto, Borussia Dortmund.
Tante le sfide nelle sfide, da quella tra i due "maghi" Jurgen Klopp ed il Pitbull Edgar Davids, a quella tra i portieri, il giovane Scuffet contro l'espertissimo Weidenfeller. I primi sintomi della sfida si vedono quando vengono comunicate le formazioni, il mago olandese infatti ha stravolto tutto portando i suoi con un 3-3-3-1 inedito, che si dice programmasse da molto, giocano: Scuffet, portiere di coppa, Dumic Aké e Mandela in difesa, con quest'ultimo spostato da quinto di centrocampo a terzo di difesa, Tejeda Eikrem e Barkley e davanti il tris d'assi con Benzia in mezzo Coman e Depay dietro all'unica punta le Marcand.
La partita inizia su ritmi altissimi e subito al 5' il nuovo modulo di Davids colpisce i gialloneri che non riescono a bloccare Coman scattato sulla destra che solo davanti a Weidenfeller insacca.
5' e già 1-0 per il St. Pauli, sembra che il nuovo modulo funzioni, ma ora bisogna vedere la tenuta difensiva ed infatti già al 16' Reus mette in apprensione i Jolly Rogers bevendosene due, troppa attenzione perche Tejeda lo atterra in area, rigore e giallo per il costaricense al centro di mille voci di mercato. Reus dal dischetto non sbaglia ed è 1-1.
Ma la carica offensiva degli amburghini è straripante e dal 16' al 32' è assedio contro l'area giallonera: prima Benzia da fuori, poi Eikrem con un inserimento repentino ed infine Barkley con un rasoterra tagliente. Nessun risultato, ma proprio allora Depay, lanciato da Benzia in maniera perfetta si inserisce tra le linee nemiche, salta Hummels e fredda un Weidenfeller non esente da colpe. Le facce del Borussia dicono tutto, è l'inizio della fine, il secondo vantaggio li scoraggia e Klopp spera di non prenderne fino all'intervallo quando potrà provare a cambiare la tendenza.
Il buon mago però non ha fatto i conti con il giovanissimo Coman che al 38' decide di mettersi in proprio, scartare Hummels e Shmelzer come fossero birilli e superare Weidenfeller con un lob bello quanto il miglior cucchiaio.
Ora il St. Pauli tiene palla lasciando al Borussia solo la statistica sui cartellini gialli, in una partita tesa, ma leale.
Dopo l'intervallo i gialloneri della Ruhr rientrano molto carichi, ma i primi cambi di Davids danno nuova linfa alla squadra di casa, dentro Andersen e Fischer, fuori le Marchand e Coman. Proprio i due danesi al 50' confezionano un uno due ad altissimo tasso tecnico ed il secondo insacca dietro Weidenfeller ormai solo.
4-1, mai visto un risultato così tra le due compagini ed infatti al 56' Mkhytaryan prova a cambiare le cose con un destro dalla lunghissima distanza che coglie impreparato Scuffet, semi-inoperoso fino ad allora.
Il Borussia spinge per ribaltare un 4-2 pesante per la squadra sul terzo gradino del podio, ma nella foga della remuntada le Marchand decide di farsi tutto il campo palla al piede giungendo solo contro Weidenfeller davanti a cui non sbaglia, 5-2 e partita ormai in cassaforte.
Gli assalti del Borussia perdono di mordente e solo un regalo di Dumic al 90' riesce a regalare il 5-3 a Bender.

MARCATORI: Coman 5', 38', Depay 32', Fischer 50', le Marchand 76' (STP); Reus (r) 16', Mkhytaryan 56', Bender 90' (BVB).

Derby di Amburgo i casa degli azzurri ma con braun-weiss nettamente favoriti, Le fatiche di coppa si fanno sentire però tra i secondi della classe e dall'altro lato la paura di un avversario temibilissimo come il St. Pauli bloccano la partita che alla fine risulterà noiosa e scialba.
Davids con due giorni e mezzo di riposo è obbligato a schierare una formazione quasi completamente rimaneggiata con soli due undicesimi della gara contro il BVB.
A testimoniare la poca foga basta il fatto che la prima azione degna di nota avvenga al 38' quando di Lorenzo prova l'affondo in solitaria ma sbatte sul palo. Tanta qualità per il giovanissimo italiano.
Secondo tempo che non varia molto dal primo, con pochissime azioni da ambo le parti, da un lato Jiracek ce la mette tutta, ma sembra predicare nel deserto, dall'altra gli spunti di uno stanchissimo Fischer non bastano ad illuminare un buon attacco, ma molto inesperto.
0-0 che non sta bene a nessuno, ma che non cambia neanche granchè le cose per il St. Pauli, ora a tre lunghezze dal Bayern e con lo scontro diretto ancora da giocarsi.