Club Bruges - Torino

Bruges-Torino 0-0: Gillet provvidenziale, l’attacco non punge



Un balzo di Gillet alla mezz’ora salva il Toro nel debutto europeo. Il pallone, incornato dal nuovo entrato, Storm, si stava infilando giusto nell’angolino quando il portiere belga, nato a pochi chilometri da qui, lo ha ricacciato fuori: in quel balzo prodigioso c’era tutta la sua voglia di giocare dopo tredici mesi di inattività agonistica per squalifica. Storm in inglese significa tempesta: ecco ciò che ha evitato Gillet con la sua paratissima. Perdere qui dopo lo 0-2 di Genova avrebbe precipitato il tecnico granata Ventura in mezzo a una grandinata di critiche: perché snobbare la coppa attesa da vent’anni?

VENTURA PERCHÉ — C’erano perlomeno duemila anime granata sugli spalti e chissà quanti incollati alla tv per soddisfare l’enorme voglia di Europa. E l’allenatore cosa ti inventa? Manda in campo una formazione assolutamente sperimentale. Via tutti e tre i centrali titolari (Bovo e Moretti in panca, capitan Glik in tribuna) e dentro Jansson e Gaston Silva con Maksimovic arretrato sulla loro linea, Darmian più avanti in un centrocampo a sua volta rivoluzionato nell’asse di mezzo: Benassi, Gazzi e Sanchez Mino con Molinaro esterno.

ATTACCO A ZERO — Beh, questa formazione non è stata in grado di produrre un tiro-uno in porta. A Quagliarella e Amauri è stata offerta un’assistenza saltuaria e precaria: qualche discesa sulle fasce, qualche timida verticalizzazione ma con la rifinitura sempre sbagliata. Dopo tre partite ufficiali, siamo a zero gol. E allargandoci ai due spareggi di accesso nel girone di questa Europa League, l’unico sussulto è stato il rigore di El Kaddouri che ha eliminato la squadra di Spalato.
OCCHIO VERONA — Domenica sera il Verona dovrà perciò attendersi un Toro furente, anche se la sua gente qui a Bruges ha accolto con entusiasmo anche questo scialbo 0-0. Il punto in effetti è buono, la prestazione dimentichiamola in tutta fretta.

Torino poco offensivo? Ventura sbotta e se ne va



"Il giorno che farò un tiro in porta, convocherò una conferenza stampa. Arrivederci". A Giampiero Ventura dopo 5' di intervista, nel post 0-0 di Bruges all'esordio in Europa League, saltano i nervi sul rilievo di un cronista circa l'assoluta inesistenza del Torino in zona gol. Prima del brusco stop, l'allenatore granata si era detto "molto soddisfatto di quanto visto". "Avevamo in squadra diversi debuttanti, gente del '93 e del '94, ho visto personalità e lo spirito giusto. Perché ho rinunciato a tanti titolari? Questi sono i momenti di crescita da cogliere. Se si vuole crescere programmando bisogna sfruttare queste occasioni per lanciare i giovani, ecco la politica del nostro club. Altrimenti spendi trecento milioni sul mercato e ti sei fatto la squadra da scudetto".

BUONA LA PRIMA — Più sereno e anche più carico il portiere Jean Francois Gillet, al debutto stagionale dopo la fine della squalifica di 13 mesi: "Ho lavorato sempre bene per tornare. Sono a buon punto e spero di prendere minuti per tornare al mio livello. Abbiamo iniziato bene l'Europa League: è un buon punto su un campo difficile. Per molti era il debutto europeo. La difesa era inedita, per loro non era facile, sono stati grandi. Abbiamo un'ampia rosa e ce la metteremo tutta per andare il più avanti possibile su tutti i fronti".