Fiorentina

Prandelli: «Con il Livorno sarà spareggio»

FIRENZE, 20 febbraio - «La gara con il Bayern l'abbiamo messa alle spalle subito per concentrarci su quella contro il Livorno, che non solo è un derby ma vale come uno spareggio». Così Cesare Prandelli alla vigilia della partita di domani pomeriggio al Franchi con la formazione amaranto. «Noi dobbiamo assolutamente vincere e mi auguro che domani i nostri tifosi ci diano una mano - ha continuato il tecnico viola - Contro il Livorno dovremo essere molto più che bravi, dovremo giocare come se affrontassimo uno spareggio salvezza, con la stessa mentalità, le qualità tecniche poi verranno fuori».

GLI ERRORI - Per il derby sono attualmente in dubbio Natali e Vargas, mentre in panchina si rivedrà Zanetti dopo oltre due mesi. Infine sulle polemiche per l'arbitraggio di Ovrebo nella sfida Champions con il Bayern: «Più che ad un disegno politico dietro al risultato di Monaco credo che mercoledì ci siano stati solo tre errori clamorosi, non voglio pensare che ci siano interessi economici in ballo, si rischierebbe di rovinare i sogni di milioni di persone oltre che i nostri».

Della Valle: Errori eclatanti. Contestazione per Galliani

FIRENZE, 24 febbraio - La Fiorentina non ci sta. E, dopo i disastri di Ovrebo in Champions contro il Bayern, si infuria anche con l'arbitro Rosetti accusandolo di non aver concesso un netto rigore nella sfida contro il Milan quando il punteggio era sull'1-1. Rabbia e proteste in campo a fine partita, con Prandelli che ha espresso tutto il suo disappunto al direttore di gara, ma bocche cucite per la squadra: la società viola ha deciso il silenzio stampa. «L' ACF Fiorentina comunica che a seguito della conduzione della gara da parte della terna arbitrale la società è in silenzio stampa».

RABBIA DELLA VALLE - A spiegare la decisione è stato il patron Diego Della Valle: «La scelta del silenzio stampa? Altrimenti bisognava dire cose spiacevoli e non lo vogliamo fare. Ci sono state cose talmente eclatanti che non serve fomentare gli animi. Nelle sedi opportune in un modo corretto e limpido ci faremo sentire. Ormai la gara è finita, meritavamo la vittoria. Adesso pensiamo a vincere sabato: occorre mantenere nervi saldi, trasformare in determinazione la rabbia, anche i tifosi che sono amareggiati devono rimanere calmi. Adesso chi deve decidere certe cose deve farlo per bene, non vogliamo entrare a gamba tesa. Se uno tocca la squadra poi ci siamo noi. Ho detto ai ragazzi di andare a mangiare una bella bistecca, di essere orgogliosi dopo una grande partita».

PROTESTA DEI TIFOSI - Infuriati a fine partita anche i tifosi, che hanno duramente contestato l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani al momento di lasciare la tribuna d'onore. Galliani, protetto dalle guardie del corpo, è stato insultato dai sostenitori viola ancora presenti.

DURO IL SINDACO - Breve ma durissimo il commento del sindaco di Firenze Matteo Renzi all'arbitraggio di Rosetti in Fiorentina-Milan: «Come è possibile farlo arbitrare ancora? - si è domandato - Da oggi c'è una nuova regola: se Montolivo viene atterrato in area non è rigore».

GILARDINO E NATALI KO - Intanto Prandelli deve fare i conti anche gli stop di Gilardino e Natali: l'attaccante, autore del gol del vantaggio contro i rossoneri, è stato sostituito a scopo cautelativo per un trauma contusivo al ginocchio. Distrazione muscolare al bicipite femorale invece per il difensore. Domani gli accertamenti per definire l’entità della lesione.

Della Valle: «Arbitraggio Rosetti scandaloso»

FIRENZE, 25 febbraio - «Quello che ho visto ieri sera è scandaloso: credevo dopo Monaco di aver visto tutto, invece non è così. Il rigore su Montolivo era troppo netto. Una presa di posizione a questo punto è doverosa: è stata toccata la dignità nostra, della squadra, della città. Io sono arrabbiato, indignato, come lo è mio fratello Diego. Ieri il nostro dominio è stato assoluto e meritavamo di vincere. Non pretendo risposte, ma mi chiedo come si fa a designare Rosetti in una gara così, considerati i precedenti che ha con noi...». Andrea Della Valle esprime tutto il suo disappunto e la sua rabbia per la direzione di gara in occasione del recupero contro il Milan. L'azionista di riferimento della Fiorentina punta il dito contro l'arbitro Rosetti che definisce «non sereno» ma, soprattutto, contro la sua designazione.

«Non può essere la regola del vantaggio, l’arbitro ha detto a Riccardo di rialzarsi -dice Della Valle in merito al rigore negato a Montolivo-. E quella di Keirrison non era assolutamente una chiara occasione da gol. Se ci sono arbitri non sereni ad arbitrare la Fiorentina, come poteva essere lui, credo si potesse evitare la designazione. Tutti hanno visto il rigore». Per Della Valle la qualificazione alla Champions League è ormai un miraggio: «Quattro anni di qualificazioni Champions, quest’anno credo sia sfumata definitivamente, dopo ieri sera. Tornare il quinto anno in Champions, o quantomeno lottare per il quarto posto, poteva dar fastidio a qualcuno? Ora dobbiamo puntare altri traguardi».

«Ripeto non voglio spiegazioni, anche perché so che non le avrò -aggiunge-. Voglio capire cosa ha fatto di male la Fiorentina. Volevo solo ricordare che la società è qui, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. La città è arrabbiata, nonostante tutto ha mantenuto nervi saldi e mostrato grande civiltà. Anche perché così si fa fatica a restare sereni. Ribadisco, siamo qui e siamo molto attenti».

Della Valle non nasconde la delusione nei confronti del designatore Collina: «A Collina non vorrei chiedere tanto della designazione di ieri, quanto piuttosto mi sarei aspettato un suo commento dopo Monaco, visto che lui è nella commissione arbitrale della Uefa. Non voglio esaltare i ragazzi, ma caricarli, perché una gara come quella di ieri può distruggerti psicologicamente. Abbiamo fatto una grande partita, la squadra ha grande qualità. La rabbia deve essere riversata in campo». «Chiedo solo di mandarci arbitri sereni, è l’unica cosa che chiedo -conclude-. Non devono arrivare persone condizionate psicologicamente. Vogliamo difendere a tutti i costi la dignità di questa città».

Fiorentina, a Gobbi tre turni in Champions

FIRENZE, 1 marzo - Mano pesante dell'Uefa con il difensore della Fiorentina Massimo Gobbi, espulso dal contestatissimo arbitro norvegese Ovrebo nell'andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Gobbi è stato squalificato per tre turni e dovrà quindi saltare il ritorno e anche gli eventuali quarti.

La Fiorentina ha subito presentato ricorso per la riduzione della squalifica, come ha già fatto qualche mese fa, sempre in Champions, a seguito dell'espulsione di Alberto Gilardino contro il Lione: in quel caso all'attaccante furono comminate due giornate di stop, poi ridotte a una.

Il rammarico di Prandelli: «Fiorentina penalizzata»

FIRENZE, 6 marzo - «E' un risultato che ci penalizza. E' stata un'ottima Fiorentina soprattutto nel primo tempo. Siamo stati poco fortunati in certe conclusioni e in qualche episodio che ha caratterizzato anche il primo gol: il guardalinee non poteva vedere il piede. A velocità normale è fuorigioco». Il tecnico della Fiorentina, Cesare Prandelli, ai microfoni di Sky, esprime il suo rammarico per la sconfitta contro la Juventus.

«Nel secondo tempo abbiamo accettato il ritmo basso all’inizio e non lo dobbiamo fare perché noi siamo bravi quando riusciamo ad aggredire e ripartire -spiega Prandelli-. Il fallo su Keirrison? È rigore perché Chiellini si disinteressa della palla e va direttamente sull’uomo. È un fallo clamoroso» «Abbiamo giocato per qualche mese in emergenza, abbiamo chiesto ai giocatori di giocare non al 100 per cento, abbiamo dato molto e qualche volta dobbiamo cambiare mentalità e pensare più al risultato che a fare gioco -prosegue il tecnico viola-. Quando sei in emergenza devi pensare più al risultato ed essere meno bello. Non è la mia filosofia? Vero, ma ogni tanto devi violentarti. Il mio futuro? Sono sereno, determinato a trasmettere alla squadra la certezza che abbiamo ancora possibilità importanti. Martedì abbiamo una gara che ci può proiettare nella storia. Il quarto posto? Difficile che riusciamo a raggiungerlo».