I bei vecchi tempi!

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  1. Anengemkalem
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    Una semplice firma mi divideva dal mio futuro. Quella volta non impugnai la penna con la mia solita fermezza: come ci ero arrivato io là?

    Era iniziato tutto un pomeriggio di quel Luglio rovente. Sull'affollata spiaggia di Ostia stavo prendendo il sole assieme a Gavino, con me un quadernino leggermente rovinato per gli appunti e una matita spuntata.

    -"Quand'è che mi sveli i tuoi segreti, Gavino? Voglio essere un allenatore bravo come te!" dissi impaziente mentre mi rigiravo sul telo cercando una comoda posizione.
    -"Alejandro Dominguez, ma quanto siamo impazienti! Dai tempo al tempo... ti sembra il momento di parlare di certe cose con 40 gradi in una spiaggia affollata come questa?" rispose voltandosi dalla parte opposta alla mia.

    Rimasi un pò a pensare in silenzio, ma poi capii che dovevo tornare a prendere il sole, quello non era il momento: non c'è nulla da fare, Gavino ha sempre ragione! Le mie riflessioni furono interrotte dagli squilli del cellulare del mio amico. Stizzito, si alzò di scatto, frugò nel borsellino e cacciò l'iPhone che era uscito da poco... ecco a cosa porta il successo e la fama, passare da un'umile vita in campagna ad avere un'Audi, un iPhone e una villa con piscina sulla Costa Azzurra... ancora mi chiedo per quale stupido motivo abbia affittato anche un appartamento nel centro di Lyon... chissà che mi nasconde! Nascosi i miei pensieri e la mia invidia perchè Gavino aveva appena concluso la sua chiamata.

    -"Poi dimmi che non ti aiuto... ti ho trovato un colloquio di lavoro, domani devi presentarti nella loro sede per parlare... loro cercavano me ma io non posso e quindi ti ho proposto, ti ho presentato come mio allievo"- disse
    -"Ah bene, come sempre mi sorprendi? E dove si va? Qualche piccola squadra del Lazio? Non mi dire che devo tornare nella mia cara vecchia Sardegna?!"
    -"Nottingham. Domani devi presentarti a Nottingham.", quelle parole uscirono dalla sua bocca semplici e spontanee.
    -"N-n-non capisco. Vuoi dirmi che in meno di 24 ore devo madare a fa****o la mia vecchia vita, tutto quanto, e trasferirmi a Nottingham... che poi, dove cavolo sta Nottingham?!!", reagii immediatamente.
    -"Anche io reagii così quando successe a me... ma, sai cosa ti dico... carpe diem. Cogli l'attimo. Una possibilità del genere potrebbe non ricapitare più nella tua vita. Appena torniamo in albergo prepara le valigie, ti dò qualche consiglio e si parte"
    Quella mia reazione istintiva si placò. Forse è vero, forse un'opportunità del genere non sarebbe più ricapitata... come mia primissima esperienza mi pareva un pò troppo, ma avrei dato tutto me stesso affinchè tutto andasse per il meglio.


    Ecco come mi trovo qua. Mettere una firma su un foglio non era mai stato così difficile, scrivevo per bene ogni lettera del mio cognome con un'accuratezza simile a quella che ci mettevo per falsificare la firma di mio padre a scuola, come se volessi che tutti sapessero il mio nome. Poggiai la penna e mi asciugai la mano sulla camicia. Poi strinsi la mano del presidente... forse è la stretta di mano più importante della mia vita: sono il nuovo allenatore del Nottingham!

     
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151 replies since 31/10/2014, 23:18   1824 views
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