Leggete e meditate, riguardo il calcio di oggi e un speranza per domani

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    Questa è un intervista fatta all'autore del libro "Vincere con il Fair Play", Paolo Ciabattini

    l Psg rischia l'Europa nel 2015"
    Fair Play: "Besiktas la prima vittima"

    Mentre Milan e Inter hanno chiuso i rubinetti, e come loro diversi club in Europa, qualche società (vedi Psg) continuano a spendere cifre enormi. Ma non c'era il Fair Play Finanziario? Questa è la domanda che si pongono i tifosi e per trovare una risposta SportMediaset.it ha intervistato in esclusiva Paolo Ciabattini, autore del libro "Vincere col Fair Play Finanzario". "Con queste spese Psg e City rischiano l'esclusione dall'Europa nel 2014/15".

    Per i tifosi e i profani, ci spiega in poche parole cos'è il Fair Play finanziario?
    "E' un sistema normativo che impone ai club un comportamento equo, corretto e leale dal punto di vista economico finanziario e contabile. Sono cento pagine di normativa che impongono: che i costi non superino la massimo deviazione consentita rispetto ai ricavi e che i debiti vengano pagati puntualmente".

    Chi riguarderanno queste due regole?
    "La prima (costi-ricavi) impatterà sulle strategie dei top club che spesso chiudono il bilancio con grandi perdite. Ci sarà un primo periodo di monitoraggio (2011-13) e le perdite consentite saranno di 45 milioni nel biennio. A partire dal 2018/19 andrà a regime la normativa su monitoraggio triennale con deviazione consentita a 30 milioni. La seconda (debiti) invece riguarda club medio piccoli che non hanno il mecenate di turno o che non ottengono con facilità credito dalle banche come le spagnole. Mentre la prima sarà riflessa a partire dal 2014/15, la seconda è già attiva. Besiktas e Paok Salonicco sono le prime vittime e sono state escluse dalle coppe per la qualificazione nei prossimi cinque anni (quando si qualificheranno la prima volta nei prossimi cinque, saranno esclusi ndr)"

    Allora come è possibile che il Paris Saint Germain investa certe cifre con facilità?
    "Semplicemente rischia. Nel 2011 il Psg ha chiuso il bilancio in pareggio mentre, pur non avendo dati ufficiali, è facile pensare che quello del 2012 verrà chiuso con una perdita pesante. Non ha problemi in termini economici perché i proprietari sono molto ricchi ma li avrà sicuramente rispetto al Fair Play Finanziario. Gli introiti della Champions League non basteranno a farli rientrare nella massima perdita consentita".

    Ma rischia qualcosa o basta che paghi lo sceicco alla fine?
    "No, non basta assolutamente. Il ruolo del mecenate verrà molto ridimensionato in termini di copertura delle perdite e si limiterà alla massima deviazione consentita dal FPF. Potrà continuare a investire soldi a volontà finanziando infrastrutture che generano aumento del fatturato in seguito. Chi non rispetta la normativa comunque rischia seriamente l'esclusione dalle competizione europee. Con queste cifre in giro, a oggi, il Psg nel 2014/15 sarà escluso dalle competizione europee".

    Il Milan con questo incasso si mette a posto o serve solo per coprire le perdite?
    "Ai fini del Fair Play finanziario avrebbero potuto aspettare un anno ma le occasioni vanno prese al volo. Il Milan ha chiuso il bilancio 2011 con 67 milioni di perdita. Con Ibra e Thiago ci sarà una plusvalenza di 40 milioni di euro e un risparmio di circa 36 milioni a stagione, anche se nel 2012 vanno contati solo 5,5 mesi di stipendio. Semplificando le voci nel 2012 potremo avere un bilancio così: 20 milioni di risparmio sui contratti non rinnovati; 7/8 milioni di costo di stipendio e ammortamento dei nuovi arrivati; 23 milioni di plusvalenza del 2011; 40 milioni derivanti dalla cessione di Ibra e Thiago e 17 milioni di risparmio dallo stipendio. Totale circa 20 milioni di perdita più quelli spesi per rinforzarsi".
    "C'è una clausola che permette però di dedurre il costo degli stipendi dei contratti firmati prima del 1 giugno 2010 soltanto in riferimento al bilancio 2012. Quindi ai fini del Fair Play finanziario, i possibili 40 milioni di euro di perdita al dicembre 2012 sarebbero completamente compensati dalla clausola degli stipendi. Si tratterebbe quindi soltanto di limitare a 45 milioni la perdita dell’esercizio 2013".

    Il City, le spagnole, il Psg... c'è qualche big che rischia qualcosa nell'immediato futuro?
    "Il Manchester City che nel 2011 ha fatto registrare una perdita di 225 milioni di euro, incrementerà di molto il fatturato nel 2012 e nel 2013. Questo però non gli permetterà di rientrare all'interno dei parametri e la perdita del biennio sarà superiore ai 45 milioni consentiti. Il Psg con queste operazioni di mercato sarà molto fuori dai parametri, mentre Real e Barça al momento non hanno grossi problemi perché hanno il fatturato in crescita e i costi contenuti".

    E le italiane?
    "Del Milan abbiamo detto, mentre l'Inter sta cercando di compiere una clamorosa rimonta iniziata nel 2007 quando accumulava 216 milioni di euro di perdita. La cessione di Sneijder aiuterebbe molto in questo senso. Le inglesi invece beneficeranno del nuovo contratto televisivo (3,5 milioni di sterline all'anno) che porterà un aumento ai club di 30-50 milioni di euro. Questo impatto più la vittoria della Champions salverà il Chelsea".

    Quindi a oggi Psg, Manchester City e le altre, cosa rischiano seriamente?
    "Le sanzioni rispetto al periodo 2011-13 andranno dalla riduzione dei premi UEFA al blocco del mercato calciatori fino all'esclusione dalle coppe europee per uno o due anni. Dipenderà dallo scostamento rispetto alle perdite consentite".

    Però Milan e Inter hanno chiuso i rubinetti, la Juventus no. Basta lo stadio?
    "No lo stadio nel 2011 ha generato 11 milioni di ricavi, nel 2012 arriverà sui 30/35 che però non bastano a coprire gli investimenti. La Juve fa affidamento sui ricavi della Champions, dallo stadio (aumento dei prezzi) e dal nuovo sponsor. Per acquistare un top player e restare nei parametri dovranno cedere gli esuberi con la minore minusvalenza possibile, non come Elia (2,2 milioni di perdita). Il bilancio 2012 sarà chiuso con 65 milioni di perdita però facendo bene la prossima stagione dovrebbe rientrare nei parametri senza problemi".

    E' possibile che il FPF sia stato utilizzato come una scusa per non spendere? O non possono spendere?
    "Non possono e se non ci fosse stato non avrebbero voluto. Del resto è una normativa chiesta dagli stessi mecenati stufi di dover sempre ripianare perdite. E' stato deciso nel 2007 dalla UEFA insieme ai top club rappresentativi. E' una normativa assolutamente necessaria per salvaguardare il calcio nel medio periodo e salvare i club dal fallimento. Il punto è che nel 2007 gli sceicchi non c'erano ancora... Ma per fortuna che 5-6 squadre spendono per tutti. Stanno, senza volerlo, salvando gran parte delle società che a oggi non rientrerebbero nella normativa"

    Fonte: Sportmediaset

    Chi lo sa che forse non è così tanto stupido pensare che tra qualche anno le cose cambino ?

    A voi i commenti :)
     
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    io spero che chi ha fatto lo sborone fino ad oggi lo prenda pesantemente a quel posto.. ora molti stupidi tifosi napoletani, che sanno solo dire "Presidè cacc e sord!", lo capiranno che DeLa ha sempre agito con lungimiranza e pensando al bene della squadra?
     
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    qua in italia secondo me stiamo rispettando i vari paletti posti dall'Uefa, ma nonostante ciò squadre come Spal, Foggia, Giulianova e così via sono sparite. Io spero vivamente che questo ci porti ad una nuova era di questo calcio che piano piano sta perdendo pezzi di storia:

    PICCOLA RIFLESSIONE

    Anche quest'anno dalla Lega Pro spariscono gloriose società come Taranto, Triestina, Piacenza, Pergocrema,Giulianova, Foggia, Spal e Siracusa e molte altre forse riusciranno a sopravvivere ancora per poco. Tempo fa è toccato al glorioso Ac Legnano fare la stessa fine. Ripartire oggi è sempre più difficile e se non si programma a lungo termine i rischi di fare due anni di boom per poi ripiombare nel baratro sono molto concreti. Ci vorrebbe un calcio diverso, ci vorrebbe un calcio antico, ci vorrebbero meno professionisti e più dilettanti, ci vorrebbe una riforma dei campionati. I costi per le società a partire dalla lega pro sono diventati insostenibili. Vi faccio un esempio concreto: oggi una squadra di serie D, eccellenza, promozione ha dei costi abbastanza "ridotti" che possono essere contenuti nell'ordine dei 120/150 mila euro; il balzo verso la lega pro ti porta ad avere spese 10 volte superiori senza per altro alcun ritorno economico rilevante. Diversamente se passi dalla lega Pro alla serie B ,grazie alle TV, si riesce con i giusti accorgimenti, a tenere in piedi una società. Riflettiamo perchè il calcio, il giuoco più bello del mondo, piano piano sta muorendo senza che nessuno faccia nulla per salvarlo...

    Questa rifflessione è stata fatta da un tifoso che segue il Legnano come me (fallito 2 anni fa e ripartito dalla prima categoria)
    e non ha tutti i torti.

    ps: in Scozia è sparito anche il Glasgow Rangers
     
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    Il Taranto ha avuto la pecca di avere un presidente coglione.. senza penalità per colpe sue il Taranto sarebbe stato primo invece con le penalità ha fatto i playoff e perso con tutte le conseguenze economiche che tale sconfitta ha portato

    Edited by wiking76® - 18/7/2012, 15:18
     
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    CITAZIONE (libertà x gli ultras @ 18/7/2012, 14:12) 
    ps: in Scozia è sparito anche il Glasgow Rangers

    Piccolo :ot:
    Si dice voglia comprarlo De Laurentiis :D
     
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    come Pozzo con il Watford
     
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    Io sinceramente apprezzo molto di più le squadre che sanno lavorare duro e muoversi bene sul mercato invece dei ricconi che offrono cifre spropositate che sono impossibili da rifiutare come se stessero giocando a FIFA, io più che altro mi chiedo ma nel caso un presidente, uno di questi sceicchi, dovesse mollare tutto per un problema finanziario o per altro una squadra come il PSG che fine fa? Non credo proprio riuscirebbe a sostenere i costi degli stipendi e non penso nemmeno che riuscirebbe a piazzare sul mercato i giocatori a prezzi alti, quindi meglio volare basso e mantenere una linea economica costante e non affidarsi troppo a questi che vengono e che spendono per il momento...
     
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    CITAZIONE (wiking76® @ 18/7/2012, 14:03) 
    io spero che chi ha fatto lo sborone fino ad oggi lo prenda pesantemente a quel posto.. ora molti stupidi tifosi napoletani, che sanno solo dire "Presidè cacc e sord!", lo capiranno che DeLa ha sempre agito con lungimiranza e pensando al bene della squadra?

    poi dopo tutti a dire : Santo Presidente! Aurelio o Wapp
     
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    è tutto quello che c'è intorno che rovina il calcio ;)
     
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    De Laurentiis ha le sue ragioni, bello anche il paragone con il mondo del cinema ma non è esattamente la stessa cosa secondo me qui ha esagerato un pò perché dei 30 milioni di Lavezzi non gli è dispiaciuto che se ne parlasse in giro...
     
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    Aurelio ha sempre ragione! -_-
     
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    Intervista a Serse Cosmi, neoallenatore del Siena:

    E' il solito Serse Cosmi senza barriere quello che parte dal calcioscommesse per arrivare a Destro, passando dalla crisi del campionato italiano travolto da scandali e partenze. "Chiudere il calcio? Assolutamente no, hanno dato la possibilità di sfasciarlo a chi voleva fosse fatto così. Dobbiamo ridare la credibilità agli uomini, perché sono gli uomini a fare la differenza. Se il calcio continua a essere un riciclaggio, si fatica a dare credibilità", ha detto l'allenatore bianconero.

    Che poi fa una richiesta provocatoria: "Sarei curioso e vorrei essere interrogato da Palazzi. Tutti quelli che entrano da lui, escono poi soddisfatti e col sorriso sulle labbra. Deve succedere qualcosa di bello che non riesco a capire. Ne avessi visto uno uscire incazzato".

    -Quale futuro per Mattia Destro?
    "Adesso comincia per lui la fase delicata perché sarà accerchiato da gentaglia alla quale non fregherà nulla del suo valore. Dovrà essere bravo lui e il suo assistente a entrare in campo con il gusto di giocare. Consigli? Ascoltare, ascoltare, ascoltare e ancora ascoltare. L'allenatore e i compagni. Per lui non è il momento di parlare, ma di ascoltare. Il mio consiglio da padre è di non farsi ingannare dalle persone intorno perché Roma e Torino sono città difficili e lui deve continuare a vivere in modo semplice".

    -Per Destro meglio la Roma con Zeman o la Juve di Pirlo?
    A Roma c'è anche Totti. Se dico Roma mi prendono per tifoso della Roma e anti juventino. Se dico Juve allora tradisco la Roma. Da allenatore dico che dove cade, cade bene. Se invece devo decidere con l'istinto, è meglio la Roma con Zeman per la sua maturazione".

    -Preoccuopato dall'addio di Ibra e di altri campioni?
    "E' una fortuna enorme che se ne sia andato. Questa è un'occasione straordinaria per ricostruire. Dobbiamo riportare il calcio italiano a un buon livello e allora qualcuno elemosinerà per tornare da noi e poi magari si troverà la porta chiusa. Se ricostruiamo bene, ci sarà la fila per tornare da noi. Chi se ne va, lo fa solo per i soldi. La Francia e la Cina non sono certo il futuro, sono cazzate".

    -C'è qualcosa che non va in questa Serie A?
    "E' una follia del nostro calcio fermarsi dal 15 maggio al 15 luglio e poi dover giocare in campionato le ultime 7 partite in 20 giorni".

    -Perché gli allenamenti con la musica in campo?
    "La musica che scelgo deve essere la colonna sonora del Siena. E' una deep house che "bussa", ma anche dolce. Deve entrare nelle nostre vene".

    -Cosa chiede al mercato?
    "Ci servono tre giocatori. Un centravanti naturalmente, ma dobbiamo essere bravi a scegliere l'uomo e non il giocatore. Che è un involucro bello e bravo, ma ci serve un uomo di sostanza".

    -Uno slogan per la stagione?
    "Non ne faccio, portano sfiga, meglio essere consapevoli del proprio ruolo".

    -A Lecce è arrivata una retrocessione tra gli applausi
    "L'aritmetica dice che sono retrocesso con il Lecce, ma poi c'è un'altra classifica che è quella dei tifosi. E allora a Lecce ho vinto uno scudetto".

    Fonte: sportmediaset

    Molto interessante quello che dice sulla ricostruzione del calcio italiano, ma soprattutto su il calcio di oggi e sugli scandali che ci attanagliano.
     
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    Mafia e uccisioni del "calcio moderno"
    Inchiesta shock sul calcioscomesse

    La descrizione di quanto sta accadendo attorno al mondo del pallone che scaturisce da un'intercettazione riportata dal quotidiano La Repubblica fa rabbrividire. A colloquio ci sono un ragazzino di 15 anni e un suo collega più anziano. Il secondo, che sta provando a spiegare al primo come comportarsi durante un match asiatico, dice: "Non è calcioscommesse. E' una cosa che facciamo in tutto il mondo. E' il calcio moderno".

    E', insomma, il modo in cui oggi vanno le cose. Ovunque e per chiunque. E proprio questa seconda affermazione mette paura, perché il calcioscommesse non coinvolge solamente i campioni affermati o, in ogni caso, il calcio di alto livello. Parte dai ragazzini. Nella stessa intercettazione, l'uomo spiega ancora al 15enne: "Ecco cosa ti chiedo. Facciamo un esempio... Voi state vincendo una partita per 3 e 4 a zero. Ok? Bene, se avete fatto così tanti gol nel primo tempo, ecco... allora nel secondo tempo basta che facciate fare un paio di gol anche agli altri. Così viene fuori un 4-3. Vinciamo lo stesso, e in più ci pagano... Non possiamo più permetterci di essere semplici calciatori. Dobbiamo essere furbi".

    Il ragazzino stenta a rispondere e alla fine prova a chiedere: "Quanto ci danno?". Ma il punto non è questo. Non è se alla fine la partita o le partite siano state aggiustate. Il punto è capire davvero quanto possa essere estesa questa rete. E quanti siano i pesci, grandi o piccoli, che ci finiscono regolarmente dentro. Al vertice di un'organizzazione che ha il suo cuore in Asia c'è la mafia. La mafia di tutto il mondo, perché - scrivono Giuliano Foschini e Marco Mensurati su Repubblica - "una partita di pallone rende come una partita di droga, ma a rischio zero. Ecco perché corrompono anche gli under 16".

    Come nel mondo del narcotraffico, però, il pianeta calcioscommesse ha anche i suoi morti: "Le morti del calcioscommesse - commentano dagli uffici della Fifa - stanno diventando un'emergenza ancora più del calcioscommesse in sé. E ora che arriveranno anche ai ragazzini la cosa è ancor più preoccupante: ci stiamo ipotecando il futuro". Fatto sta che due giovanissimo calciatori coreani al centro di una maxi-inchiesta della polizia locale si sono tolti la vita. E che il titolare bulgaro dell'agenzia di scommesse SkySport365 - il primo a denunciare giocate anomale anche in Italia - è stato freddato a colpi di pistola. Una vera e propria esecuzione mafiosa. Il motivo per cui in tanti non hanno avuto coraggio di denunciare e tirarsi fuori da questo sistema.

    fonte: sportmediaset



    ecco quello che succede a voler esaltare il calcio moderno e figli.. MALEDETTI !!!
     
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12 replies since 18/7/2012, 12:35   153 views
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