Death Note

Tutto meno che una storia vera Si potrebbe riassumere così la bella creazione di Takeshi Obata. Sicuramente quest'ultimo deve avere una grandissima fantasia per fare una storia del genere ( ) , niente da dire su questo. Già partendo dall'inizio si capisce che in Giappone le coincidenze si sprecano a non finire, ed è per questo che colui che ha trovato il Death Note sia Light, che è proprio il figlio di Soichiro Yagami, niente popò di meno che il sovraintende della polizia giapponese e che sarà uno dei pochi che indagherà su Kira Il giovane conosce Ryuk: bello quanto una bolletta improvvisa , è lo shinigami possessore del ''quaderno''. Per le indagini su Kira (che è appunto il nome che viene dato a questo serial killer) verrà ingaggiato questo L, che ha sempre tenuto privato il suo volto, ma che stavolta accetta di buon grado di farsi vedere, giustamente proprio quando c'è un criminale che potrebbe opzionalmente ammazzare anche quando conosce solo il volto Incontra Light all'università e senza troppi giri di parole, evviva la sincerità , gli dice che lui è questo famigerato L e che sospetta del protagonista. E quando il nostro povero killer sembra essere rimasto solo, ecco che spunta un secondo Kira, che si rivelerà essere la gnocca quanto stupida di turno cioè Misa Amane , che si invaghisce di lui che così la può usare a suo piacimento (in tutti i sensi possibili ) Intanto il giovane Yagami entra a far parte del gruppo delle indagini. Tanto casino tanta caciara ma alla fine muore L proprio quando sembrava che si stesse instaurando, in fondo in fondo, un rapporto d'amicizia tra il nascosto Kira e l'investigatore. La storia continua, ma io volevo ci fosse L , ma alla fine basta dire che Light perderà e gli sarà impedito il suo sogno di diventare il dio di un nuovo mondo (tra l'altro poco ambizioso il ragazzo ) per mano proprio dei 2 eredi del detective: Near e Mello.

Hai ragione, ci sono veramente rimasto male. Non mi aspettavo morisse così ''semplicemente'', è successo troppo in fretta e troppo banale (arresto cardiaco come praticamente l'80 % delle morti nell'opera) per essere che era i 3 investigatori più famosi al mondo..doveva essere gestita meglio la situazione.